Di strada ne hanno fatta e ne faranno ancora tanta. Questa frase potrebbe riassume il percorso inarrestabile dell’Internet of Things in Italia e nel mondo. Gli oggetti connessi attraverso questa tecnologia sono ormai miliardi e tanti nuovi ambiti lavorativi così come l’economia stessa ne sono influenzati.
Per renderci conto di questa affermazione proviamo a stilare una lista di alcuni ambiti di applicazione:
- Domotica: che si occupa dello studio delle tecnologie destinate a migliorare la qualità della vita nella casa;
- Smart building: che si occupa di ottimizzare i consumi energetici attraverso una struttura produttiva dove le informazioni e le operazioni di gestione e utilizzo sono economicamente efficienti;
- Monitoraggio in ambito industriale: grazie all’analisi dei dati e all’uso di telecamere, permette di prevedere in anticipo la rottura delle apparecchiature;
- Automotive: che utilizza l’IoT sia per migliorare la sicurezza degli automobilisti attraverso assistenti virtuali, frenate assistite e varie tecnologie di sicurezza sia per prevenire i guasti delle autovetture, trasformando il concetto stesso di guida e affidabilità;
- Smart health: che utilizza l’IoT in diversi livelli, dai wearable utilizzati per il recupero di informazioni sui pazienti fino ad arrivare all’utilizzo della realtà virtuale per alleviare l’ansia associata alla malattia;
- Telemetria: grazie all’IoT permette di tenere traccia delle prestazioni delle due ruote su strada o su pista; già ampiamente utilizzata nei campionati mondiali di velocità (SuperBike e MotoGP);
- Pagamenti tramite oggetti come smartphone, smart watch, etc. Possiamo tranquillamente affermare che l’Internet of Things è ormai insita nel mondo e nelle nostre vite. Chiunque, anche involontariamente, utilizza questa tecnologia e il trend di crescita sul mercato ne è la prova.
Iot: l’evoluzione del trend in Italia
Sì, perché il percorso inarrestabile che sottolineavamo all’inizio, ha una sua base di dati certi e incontestabili. La crescita del mercato dell’Internet of Things in Italia ha raggiunto nel 2017 (secondo L’osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano) i 3,7 miliardi di euro con un incremento del 32% rispetto al 2016.
Il merito è, senza dubbio, da attribuire ad una maggiore consapevolezza degli imprenditori italiani che hanno finalmente capito il valore e le potenzialità della digitalizzazione e dell’IoT applicato all’industria – comunemente chiamata Industria 4.0. Uno dei casi più lampanti di questa nuova consapevolezza la riporta Smart Domotics. Facciamo il punto.
Smart Domotics: un caso di successo Made in Italy
Smart Domotics è un’impresa innovativa italiana che nasce per ideare, produrre e commercializzare soluzioni made in Italy per la domotica ed il risparmio energetico; proponendo soluzioni innovative che coniugano comfort, tecnologia e semplicità, e che sono funzionali al risparmio energetico dell'utente residenziale, aziendale o della pubblica amministrazione.
Una vera e propria soluzione per l’efficienza energetica 4.0 che grazie al monitoraggio, l’acquisizione di dati e l’archiviazione di questi in cloud permette all’utente finale di analizzare il consumo ed intervenire di conseguenza per evitare lo spreco.
Come lo fa? Invia i dati alla piattaforma cloud di Aruba e li mostra su un pannello di controllo online. Il cliente può così controllare dove avviene lo spreco ed intervenire per ridurlo. Un progetto totalmente basato sulla connettività, un chiaro esempio di come l’IoT possono aiutare a sviluppare idee remunerative ed allo stesso tempo eco-friendly.