Per molti anni, i provider si sono affidati a standard esistenti per progettare i data center. Alcuni di questi, come l’EN50600, non possono essere più considerati linee guida per realizzare infrastrutture a prova di futuro, perché non considerano innovazioni quali le ottimizzazioni per i sistemi di alimentazione e raffreddamento, quelle energetiche e di sicurezza.
Ed è qui che nasce la famiglia delle certificazioni
ISO 22237. Lo standard
EN50600, risalente al 2010, non è stato del tutto abbandonato. I documenti principali della sua serie sono stati “migrati” sulla
ISO 22237, lo standard certificabile per i data center.
La norma riprende i punti più importanti della EN 50600, pubblicata nel 2012, li amplia con le conoscenze attuali sulla sostenibilità e l’efficienza energetica e integra le classificazioni su qualità e disponibilità.
ISO 22237: lo standard internazionale per l'intero ciclo di vita del data center
ISO 22237 non solo è linea guida affidabile per sviluppatori e progettisti, ma instaura anche
fiducia nell’affidabilità dei data center tra gli investitori, i locatari e gli utenti finali.
La norma, chiamata “
Data centre facilities and infrastructures”, è composta da sette parti: General concepts, Building construction, Power distribution, Environmental control, Telecommunications cabling infrastructure, Security systems e Management and operational information. Numericamente, si va dalla ISO/IEC TS 22237-1:2018 alla ISO/IEC TS 22237-7:2018.
Una delle novità introdotte dallo standard è nella possibilità di
classificare l’efficientamento energetico di un data center, così come la classificazione indipendente della
sicurezza fisica che si basa sull’analisi preventiva dei rischi. Ciò consente di
valutare qualsiasi tipo di rischio, sia interno che esterno.
I vantaggi per gli utenti
I
vantaggi per chi si affida ad un data center certificato ISO 22237 sono molteplici. Innanzitutto, per la valutazione a cui viene sottoposto, che è progettuale e operativa. I requisiti da rispettare, ai fini della certificazione, sono relativi a: costruzione, alimentazione, ventilazione e condizionamento, cablaggio, sistemi di sicurezza, processi per la gestione e operatività.
Scenari che si rifanno allo schema DSEEDC (Disponibilità, Sicurezza, Efficienza Energetica dei Data Center) che prevede la certificazione secondo la norma ISO/IEC TS 22237 rilasciata dagli organismi accreditati, a loro volta, secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17065. È uno schema ibrido tra il prodotto e il servizio, che considera, da una parte, gli aspetti fisici e infrastrutturali dei Data Center e, dall’altra, gli aspetti prestazionali.
Per i clienti, scegliere data center certificati ISO/IEC 22237 vuol dire poter contare su una qualità testata secondo standard uniformi in tutto il mondo. Un altro vantaggio è che l'intera infrastruttura è mappata in un solo certificato.
Ciò non solo è sinonimo di
efficienza ma semplifica la
comparabilità, anche in un contesto internazionale, del dato, e fornisce una solida base per l’allargamento del proprio business.
Requisiti per la certificazione
Per poter richiedere la certificazione, il Data Center deve essere in possesso di due requisiti.
Il primo è la
certificazione del sistema di gestione per la qualità, che copre il campo di applicazione delle attività dello stesso Data Center.
Il secondo è la
certificazione del sistema di gestione per la sicurezza delle informazioni secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 27001, che copre il perimetro pertinente (fisico, logico e organizzativo) per il quale è richiesta la certificazione DSEEDC.
Anche il processo di audit in campo, in fase di operatività, deve prevedere la verifica di tutti i requisiti normativi, con un focus primario sulle logiche di “
risk management”, che devono essere basate sulla norma ISO 31000 e prevedere una valutazione di accettazione del rischio residuo funzionale al livello di affidabilità atteso e dichiarato del Data Center. Un’ulteriore prova della qualità messa in campo dal fornitore dei servizi.
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