Entro il 3 aprile 2023 i cuochi professionisti possono accedere ad un bonus per l’acquisto di macchinari e corsi di aggiornamento.
La parola “bonus” ha un doppio significato: da una parte v’è l’origine latina, dove il termine sta ad indicare il concetto di “bontà”; dall’altra v’è una evoluzione postuma che allude al buono in termini di premio, incentivo, aiuto, surplus. Dentro il “
bonus chef” la parola ha occasionalmente dentro di sé entrambi i significati: v’è la poesia del buono, quella che l’arte culinaria italiana sa accarezzare come in nessun altro posto al mondo, e v’è il pragmatismo dell’incentivo fiscale con cui lo Stato intende aiutare un’intera categoria professionale.
La categoria interessata è quella dei
cuochi. Per questi ultimi occorrerà mettere rapidamente sul tavolo tre ingredienti essenziali come
identità digitale,
firma digitale e
PEC, perché sono questi gli elementi di partenza con cui alzare il livello del proprio servizio di
ristorazione.
Attenzione alla scadenza, però: le migliori idee vanno cotte a fuoco lento, ma in questo caso il conto alla rovescia indica
le ore 15 del 3 aprile 2023: è questo il limite ultimo entro il quale il credito d’imposta per cuochi professionisti può essere impiattato.
Credito d’imposta per cuochi professionisti
Per semplicità è stato presto ribattezzato “bonus chef”, ma si configura come un vero e proprio credito d’imposta per cuochi professionisti attivi nel settore della ristorazione ad ogni livello ed in ogni forma. Che si agisca a favore di professionisti attivi presso alberghi o ristoranti, insomma, poco cambia: è sufficiente essere dipendenti con regolare contratto di lavoro (o titolari di Partita IVA) per poter ambire a questa importante agevolazione. Sono invece esplicitamente esclusi da questa opportunità i titolari di ditte individuali.
I dettagli sulla misura sono
descritti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dove si specifica che:
- L’agevolazione è concessa sotto forma di credito d’imposta.
- L’agevolazione è prevista nella misura massima del 40% delle spese ammissibili.
- Le spese devono essere state sostenute tra il 1 gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 (dunque a copertura di costi di rilancio dell’attività dopo la grave crisi legata alla pandemia).
- L’agevolazione massima per ciascun beneficiario può arrivare ad un massimo di 6 mila euro, dunque per una spesa massima pari a 15 mila euro di investimento.
- Ai fini dell’ammissibilità i pagamenti devono essere stati effettuati tramite conti correnti intestati al beneficiario e comunque attraverso modalità che consentano la piena tracciabilità.
Tra le spese ammissibili nella computazione legata alla richiesta del bonus sono contemplati:
- L’acquisto di macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari.
- L’acquisto di strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione.
- La partecipazione a corsi di aggiornamento professionale, alzando così il proprio profilo in parallelo a quello della strumentazione utilizzata.
Le spese vanno considerate al netto dell’IVA, a meno che quest’ultima non rappresenti per il beneficiario un costo effettivo non recuperabile.
Come accedere al bonus chef
La platea degli aventi diritto è individuata nel perimetro degli chef professionisti, ma per poter accedere all’incentivo questi ultimi devono essere in possesso di tre strumenti fondamentali:
La richiesta, infatti, può essere portata avanti esclusivamente tramite procedura informatica e questi tre elementi sono pertanto fondamentali per garantire l’identità del richiedente, la bontà dei contenuti e l’ufficialità della presentazione della richiesta.
Una volta scaduti i termini (3 aprile 2023), le istanze verranno vagliate dal MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) ai fini della verifica della sussistenza dei requisiti di ammissibilità e della completezza nella compilazione della modulistica. In seconda battuta verranno effettuati controlli sulla veridicità delle dichiarazioni rese. Tocca infine all’Agenzia delle Entrate effettuare controlli in merito alla legittima fruizione del credito d’imposta.
La cosa più importante, una volta verificata la possibilità di accedere a questa misura di incentivo, è dunque il rispetto dei tempi:
la data ultima è quella del 3 aprile, giorno entro cui occorrerà aver verificato di avere il profilo giusto per la rispondenza con i requisiti e di poter disporre della documentazione certificante le spese effettuate.
La richiesta di accesso al bonus chef può essere effettuata
su questa pagina.
A quel punto non resta che mettere in tavola
SPID, PEC e firma digitale per assaporare l’improvviso aroma di un credito d’imposta che va a premiare l’ambizione e gli investimenti della ristorazione di qualità.