Magazine

Copyright: come garantire il “chi” e il “quando” con firma digitale, marca temporale e PEC

12/10/2023
Copyright: come garantire il “chi” e il “quando” con firma digitale, marca temporale e PEC
PrivatiProfessionisti
Chiunque si sia già avventurato nella scrittura, ben sa quanto importante sia il tema del copyright in chiusura del proprio lavoro. Soltanto il diritto d’autore, infatti, può proteggere la propria creazione dal possibile furto altrui: in assenza di documentazioni che provino in modo inoppugnabile chi abbia creato un’opera per primo, quest’opera resta senza autore e chiunque ne potrebbe reclamare la proprietà (e pertanto gli accrediti, nonché gli eventuali emolumenti).

Questo discorso vale tanto per la scrittura di una canzone, quanto per la stesura di un libro, di un soggetto cinematografico o di una sceneggiatura. In molti casi la tutela è difficile a prescindere, ma soltanto utilizzando strumenti appropriati è possibile difendere il proprio lavoro e tentare così di tutelare la propria opera d’ingegno.

E se la migliore delle soluzioni fosse estremamente semplice e smart? Fior di gruppi online di creativi, infatti, scambiano quotidianamente opinioni su quale possa essere il modo migliore per tutelare un’opera prima di mandarla a esperti, agenzie o aziende che possano decidere di investirvi su – una legittima ricerca del successo, senza il quale l’opera di ingegno rimane muta nei cassetti di chi l’ha stilata. I consigli sono sempre i medesimi e il risultato finale sempre orientato in questa direzione: per tutelare la propria opera c’è la SIAE, ma ci sono anche altri sistemi nei quali il digitale la fa da padrone.

Una firma digitale per tutelare le proprie opere

Per “tutelare”, infatti, si intende la creazione di una garanzia da poter utilizzare nelle sedi opportune in caso di violazione. Un caso concreto: se si scrive una canzone e la si manda a una casa discografica, ma poi si scopre che testo e parole sono passate a un altro cantante senza riconoscere la paternità dell’opera, come proteggere quanto creato? Come dimostrare che quel testo e quella musica sono prodotto altrui rispetto a chi ha registrato il tutto? Il dilemma è forte soprattutto tra quanti approcciano la scrittura alla ricerca di un’affermazione che cambierebbe la vita: come poter far vedere le bozze ad altri senza il rischio che qualcuno ne approfitti per farle proprie?

La soluzione prima è quella della SIAE, entità che nasce con questa precisa finalità: registrare la paternità di un’opera e quindi tutelarla in ogni sede qualora se ne manifestassero utilizzi impropri. La SIAE richiede però alcuni requisiti e non sempre la soluzione è praticabile anche in termini di tempi, costi e modalità.

Ci sono però alcune alternative che offrono il medesimo servizio in modo alternativo. L’obiettivo che ci si pone, infatti, è duplice:
  1. Certificare chi ha prodotto un’opera d’ingegno
  2. Certificare quando quest’opera è stata creata
Un metodo è già stato utilizzato in passato sfruttando il sistema della raccomandata: consta nell’impacchettare la propria opera controfirmata per inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno indirizzata a sé stessi. Per quanto paradossale possa sembrare, proprio la raccomandata diventa l’entità certificante sia del “chi” che del “quando”. Il plico va a questo punto conservato integro, senza mai aprirlo, poiché una raccomandata può soltanto certificare la bontà dell’invio e la sua paternità, non il contenuto.

Quel che si può fare in alternativa è oggi qualcosa di più forte e moderno, nonché semplice e agile. Quel che si può fare, infatti, è firmare digitalmente la propria opera, stabilirne una “data di nascita” attraverso l’attribuzione di una marca temporale, quindi inviare una PEC. La PEC, infatti, certifica l’invio di uno specifico contenuto (che si va a controfirmare tramite Firma Digitale per una conferma di titolarità), mentre la marca temporaleè un servizio che permette di associare data e ora certe e legalmente valide ad un documento informatico, consentendo quindi di associare una validazione temporale opponibile a terzi”. Si tratta di una certificazione di valore europeo che Aruba PEC assicura per una conservazione a norma per 30 anni.

La sceneggiatura che si è scritta per il film che si è immaginato, insomma, può essere inserita in un documento firmato, corredato di marca temporale e inviato infine via PEC. Il tutto risulta estremamente facile da realizzarsi attraverso il semplice utilizzo degli strumenti messi a disposizione da Aruba e saranno questi stessi strumenti a difendere quest’opera di fronte a qualsivoglia tentativo di plagio.

 

Sostituire (almeno parzialmente, ossia relativamente alla protezione primaria dell’opera intellettuale) il lavoro della SIAE è dunque possibile, ma l’invio di pesanti incartamenti tramite raccomandata non è più la migliore delle soluzioni alternative: una bollatura male apposta, ad esempio, potrebbe rendere confusa la data di spedizione e l’apertura del plico implica inevitabilmente la perdita dell’integrità dello stesso – e quindi dell’utilità dell’invio. Una PEC ha caratteristiche intrinseche diverse, legate alla sfera del digitale, e rappresenta pertanto uno strumento di maggior valore e durata. La firma digitale, inoltre, definisce in modo inoppugnabile l’identità di chi ha composto il documento, attribuendovi una proprietà priva di qualsivoglia confusione o ambiguità.

Una PEC garantisce che un documento sia stato spedito in un dato momento, sia stato consegnato e non sia stato alterato: queste caratteristiche, in quanto legalmente riconosciute, in abbinata alla firma digitale blindano quei paradigmi del “chi” e del “quando” che rappresentano gli architravi della tutela legale di una proprietà intellettuale.

A fronte di queste garanzie, si possono inviare con maggior tranquillità testi, musiche, soggetti o complesse sceneggiature, coltivando il sogno di trovare pubblicazione e realizzazione per trasformare l’opera di ingegno in qualcosa che tutti possano leggere, ascoltare e vedere.

E pensare che tutto parte da una semplice firma digitale, presidio primo anche della creatività.