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Concorso Ministero della Cultura 2025: 1.800 posti a tempo indeterminato nell’Area Assistenti

24/12/2025
Concorso Ministero della Cultura 2025: 1.800 posti a tempo indeterminato nell’Area Assistenti
Privati
È stato pubblicato un nuovo bando di concorso pubblico che prevede l’assunzione di 1.800 unità di personale non dirigenziale a tempo pieno e indeterminato nel Ministero della Cultura. Il reclutamento avverrà nell’Area Assistenti, con selezione su base territoriale e gestione da parte della Commissione RIPAM, in collaborazione con Formez PA. 

Le candidature potranno essere presentate esclusivamente online, tramite il Portale inPA, ma attenzione: per partecipare è obbligatorio essere in possesso di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) personale, come previsto espressamente dal bando. La PEC è infatti lo strumento richiesto per ricevere tutte le comunicazioni ufficiali relative alla procedura.

I profili ricercati

Il bando prevede la selezione per due distinti profili professionali, ciascuno con un proprio codice identificativo:
  • Codice 01: Assistente per la tutela, accoglienza e vigilanza per il patrimonio e i servizi culturali – 1.500 posti disponibili;
  • Codice 02: Assistente tecnico per la tutela e la valorizzazione – 300 posti disponibili. 
Ogni candidato può partecipare per un solo codice concorsuale. La scelta va fatta con attenzione, anche perché i due profili differiscono per funzioni e contenuti della prova d’esame.

Codice 01 vs Codice 02: le differenze operative

Il profilo Codice 01 è pensato per chi sarà impiegato in attività di accoglienza, vigilanza e supporto alla fruizione nei luoghi della cultura. Le materie d’esame includono nozioni di diritto del patrimonio culturale, marketing, comunicazione e sicurezza sul lavoro.

Il profilo Codice 02, invece, riguarda ruoli più tecnici, a supporto delle attività di tutela e valorizzazione del patrimonio. In questo caso, la prova scritta prevede anche quesiti su archeologia, storia dell’arte, museologia e metodologie di scavo, compreso quello subacqueo.

La scelta tra i due profili dipende quindi non solo dall’area geografica di interesse, ma anche dal background formativo e professionale del candidato.

Requisiti di partecipazione

È richiesto il possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado. Non è necessario alcun titolo universitario. Come per ogni concorso pubblico, sono richiesti anche i requisiti generali per l’accesso alla Pubblica Amministrazione: cittadinanza italiana o europea, pieno godimento dei diritti civili e politici, idoneità fisica all’impiego e assenza di condanne penali incompatibili con il ruolo pubblico. 

Modalità di invio della domanda: serve la PEC

La domanda si presenta esclusivamente via telematica attraverso il Portale inPA, con autenticazione tramite SPID, CIE, CNS o eIDAS. È obbligatorio possedere un indirizzo PEC intestato personalmente, che fungerà da recapito per tutte le comunicazioni ufficiali, comprese eventuali convocazioni o notifiche di esclusione.

L’utilizzo della PEC non è una formalità: è parte integrante della procedura digitale e garantisce la validità legale dello scambio di informazioni tra candidato e amministrazione. Chi non è ancora in possesso di una PEC può attivarla facilmente scegliendo tra i gestori accreditati, come Aruba PEC, conforme alle normative italiane e riconosciuta dalla Pubblica Amministrazione.
La scadenza per la presentazione delle domande è fissata a 30 giorni dalla pubblicazione del bando sul portale inPA. È richiesto anche il versamento di una quota di partecipazione pari a 10 euro, non rimborsabile. 

La prova d'esame

La selezione prevede un’unica prova scritta informatizzata, con 40 quesiti a risposta multipla da svolgere in 60 minuti. Il test comprende:
  • 10 quesiti comuni a entrambi i profili (su diritto amministrativo, penale, contabilità pubblica, inglese, informatica, etc.);
  • 15 quesiti specifici per ciascun codice concorsuale;
  • 7 quesiti di logica e ragionamento;
  • 8 quesiti situazionali su casi pratici.
Il punteggio massimo è 30 punti e la prova si intende superata con almeno 21/30. Non sono previste né prove orali né preselettive, né verrà pubblicata una banca dati dei quesiti prima dell’esame.

Graduatorie e assunzioni

Le graduatorie finali saranno pubblicate sul Portale inPA e sul sito del Ministero della Cultura. I vincitori, in base al punteggio ottenuto, potranno scegliere la sede di destinazione tra quelle disponibili per il proprio codice di concorso.

Le assunzioni avverranno a tempo indeterminato, con inquadramento nell’Area Assistenti, secondo i limiti previsti dalla normativa vigente. In caso di rinunce, si procederà allo scorrimento delle graduatorie.

Perché attivare ora una PEC

Nel contesto di questo e di altri concorsi pubblici, la PEC non è più un’opzione, ma un requisito. Permette di ricevere in modo certificato tutte le comunicazioni ufficiali, evitando il rischio di esclusioni o ritardi legati a indirizzi email non idonei.

Chi ancora non dispone di una PEC può attivarla subito su pec.it: bastano pochi minuti e si ottiene un indirizzo riconosciuto dalla PA, valido per partecipare a concorsi, iscriversi ad albi o ricevere comunicazioni con valore legale.

Il concorso del Ministero della Cultura offre una delle più ampie opportunità di impiego pubblico, con profili differenziati per competenze e ambiti territoriali. Un’occasione da cogliere, a patto di seguire con attenzione tutti i requisiti, inclusa la disponibilità di una PEC personale.


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