150.000 euro. Questa la cifra che l’Ordine degli Architetti di Roma impiegava nel 2008 per inviare una semplice raccomandata a ognuno dei suoi iscritti. Una situazione che – prima della diffusione della PEC, la posta elettronica certificata – era comune a molte realtà burocratiche di grandi dimensioni.
Il caso dell’Ordine degli Architetti di Roma è esemplare: fino a un decennio fa, le comunicazioni con i propri iscritti erano assai difficoltose, per non parlare della necessità di snellire i processi di certificazione e invio delle pratiche alla pubblica amministrazione.
È nata così, nel 2008, la collaborazione tra Aruba e il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC), con un progetto pilota inizialmente rivolto alla realtà romana, poi esteso all’intero Ordine degli Architetti.
Da sola, la PEC ha permesso all’Ordine degli Architetti di Roma (che ricordiamo essere il più numeroso d’Italia) di semplificare le comunicazioni con il Comune capitolino, riducendo i tempi di elaborazione delle pratiche di due terzi rispetto al classico iter burocratico cartaceo. Anche in termini economici, l’utilizzo della posta elettronica certificata ha permesso all’amministrazione di risparmiare fino a 300€ per ogni singola pratica. Numeri che testimoniano la potenza e l’efficienza che è possibile raggiungere attraverso l’utilizzo di un mezzo digitale sempre più utilizzato da tutte le amministrazioni del paese e che, come abbiamo già visto in altri casi, ha trasformato il modo di comunicare e di lavorare.
Da sola, tuttavia, la PEC risolveva solo parzialmente la necessità dell’Ordine di disporre di un’autenticazione dei documenti inviati al comune e che avesse lo stesso valore del timbro professionale; difficoltà superata ampiamente dall’utilizzo della Firma Digitale di Aruba, in grado non solo di sostituire il timbro ma, grazie a un innovativo certificato di ruolo, di verificare anche la regolarità della posizione del professionista firmatario.
I problemi di comunicazione che gravavano sull’Ordine degli Architetti di Roma sono stati quindi risolti con la digitalizzazione e l’utilizzo di strumenti messi a disposizione di Aruba. Ottimi risultati che hanno portato il CNAPPC a scegliere Aruba come fornitore per l’attivazione della PEC e dei servizi di firma digitale nelle pratiche edilizie dell’Ordine a livello nazionale; un’ulteriore conferma della posizione di leadership della società, che a giugno 2018 risulta essere in prima linea nella corsa alla digitalizzazione del paese, con oltre 5 milioni di caselle PEC attivate su un totale di 9 milioni.
Un successo confermato dall’attenzione del Ministero della Semplificazione, che ha disposto l’unificazione dei modelli unici telematici a livello nazionale. Ad oggi, è possibile presentare domande e pratiche edilizie in formato digitale, indipendentemente da dove ci si trovi, senza soluzione di continuità grazie a una modulistica identica in tutta Italia, con innegabili vantaggi in termini di efficienza da parte di professionisti come dell’Amministrazione.
Il progetto CNAPPC è solo uno dei numerosi casi virtuosi che dimostrano quanto gli strumenti digitali come la PEC, la firma digitale, SPID e la fatturazione elettronica (solo per citarne alcuni) siano essenziali allo sviluppo di una Pubblica Amministrazione più snella, veloce ed efficiente, in grado di comunicare in tempo reale da una parte all’altra del paese senza rimanere impigliata nella rete di una burocrazia obsoleta e appesantita dalla gestione cartacea.