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Promuovere un’azienda con programmi di affiliazione

27/10/2021
Promuovere un’azienda con programmi di affiliazione
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In questo articolo ti introduciamo al mondo dell’affiliation marketing, una strategia che mette insieme più attori nel processo di comunicazione e vendita per massimizzare la resa di un business sul web. Questa modalità di marketing è basata sui meccanismi di affiliazione che prevedono la presenza di un advertiser “affiliante” e di un publisher “affiliato”. La qualità del rapporto tra i due soggetti è basata sulle performance generate dell’affiliato, vale a dire dalla quantità di conversioni che questo riuscirà a generare per conto dell’affiliante pubblicando link tracciabili sulle pagine del proprio sito web.

L’affiliation marketing funziona sulla base di un programma di affiliazione, uno strumento che permette di condividere regole precise per gestire il rapporto di collaborazione tra advertiser e publisher e che al tempo stesso rende possibile monitorare con trasparenza tutte le performance dei link affiliati.

Come funziona praticamente

Il publisher può entrare in contatto diretto con l’azienda affiliante se questa offre un programma di affiliazione proprietario, oppure entrambi possono iscriversi a uno dei programmi di affiliazione già conosciuti come CJ Affiliate o Flexoffers. In questo secondo caso il programma farà da intermediario gestendo il rapporto tra advertiser e publisher.

In pratica i publisher sono alla continua ricerca della “nicchia perfetta”, vale a dire un segmento di ricerca in cui ci sia poca concorrenza sul posizionamento e un ritorno elevato in termini di commissione sulla vendita realizzata dall’utente che passa per il link affiliato. Come puoi immaginare non è semplice, infatti per molti publisher nel mondo dell’affiliation marketing le informazioni sulle nicchie davvero profittevoli sono autentici segreti di Stato.

Una volta inquadrato l’argomento, il publisher professionista costruisce uno o più siti web a tema, sviluppando per ciascuno di essi il piano editoriale e posizionando i link affiliati nelle pagine. In questo senso un publisher esperto deve essere bravo a portare il numero più alto possibile di lead a fare click sui link presenti nelle pagine dei suoi siti web e da lì farli procedere all’acquisto sul sito web dell’advertiser.

Programmi di affiliazione proprietari o di terze parti

In base alle dimensioni e alle intenzioni precise, un'azienda in cerca di affiliati può scegliere di far sviluppare un software ad hoc da ospitare e rendere accessibile attraverso il proprio sito web, oppure può affidarsi a uno dei plugin preposti a tale scopo. In alternativa può iscriversi ad uno dei tanti programmi di affiliazione esterni e far passare tutti i tracciamenti per un soggetto terzo “garante” della qualità e della trasparenza delle singole transazioni.

Anche Ebay ed Amazon hanno programmi di affiliazione proprietari, dunque per i soggetti coinvolti si tratta principalmente di capire quale sia la forma di affiliazione più adatta per le proprie esigenze. Un publisher alle prime armi comincerà probabilmente pubblicando sul proprio blog i link affiliati generati mediante programma di affiliazione di Amazon, mentre un marketer più “scafato” sceglierà il circuito più profittevole per la singola nicchia di mercato affrontata.

Diciamo infine che potresti anche non utilizzare alcun plugin o piattaforma di terze parti, perché Analytics consente di creare link di tracciamento e al tempo stesso di stabilire obiettivi per quanto riguarda il tracciamento di percorsi precisi. Tanto basterebbe a gestire un programma di affiliazione in autonomia, se non fosse che questo sistema rischia di generare vuoti nel tracciamento per via della durata dei cookie che richiedono spesso una nuova validazione degli obiettivi da raggiungere.

Promuoversi attraverso l’affiliation marketing

Molte aziende scelgono di diventare advertiser in un programma di affiliazione principalmente per scopi promozionali. Spesso viene trascurato che nel rapporto tra affiliante e affiliato non si generano solo ritorni economici per entrambe le parti, ma anche e (spesso) soprattutto visibilità per l’azienda affiliante.

Nel lungo periodo la conseguenza diretta più interessante di avere tanti blog che rivendono il tuo prodotto è proprio nell’effetto “starnutitore” assunto dagli stessi publisher nei confronti del brand per il quale propongono link affiliati. La conseguenza diretta è una crescita dell'awareness, misurabile con l’aumento della penetrazione di mercato di un brand.

C’è poi una conseguenza indiretta non meno importante che può avere impatto sul posizionamento nei motori di ricerca, infatti sebbene i link affiliati contengano attributi tali da comunicare a Google che non devono essere presi in considerazione per calcolare il ranking nei risultati di ricerca, il solo fatto che siano di fatto “backlink” li mette in condizione di spostare traffico verso il sito web oggetto della campagna. In questo spostamento possono generarsi segnali comportamentali che Google può prendere in considerazione per fare una valutazione nel bene e nel male di un sito web.

Dunque, al netto del potere “posizionante” del backlink di per sé, il numero delle pagine viste per sessione, il tempo di permanenza, persino l’aumento delle semplici menzioni del brand su siti terzi o di condivisioni sui social, può portare il motore di ricerca ad accorgersi del valore percepito di un sito web e a migliorarne il posizionamento organico in un circolo virtuoso che rientra a tutti gli effetti nelle strategie più accorte di web marketing.


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