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Come aprire una partita IVA da Webmaster

08/08/2022
Come aprire una partita IVA da Webmaster
Professionisti
La professione del Webmaster è sicuramente una tra le più diffuse e ricercate del momento. Tutte le aziende, locali o digitali, al giorno d’oggi hanno necessità di collaborare con professionisti qualificati e specializzati nella creazione, gestione e monitoraggio di portali e siti web.
Ogni Webmaster, soprattutto all’inizio della propria attività, ha la possibilità di utilizzare lo strumento della prestazione occasionale, così da poter dichiarare in modo legali i propri incassi.

Questo strumento però, se da una parte può inizialmente ritardare l’apertura di una partita IVA, d’altra parte necessita il rispetto di limiti ben precisi come ad esempio:
  • la prestazione occasionale potrà svolgersi una tantum, potrà essere effettuata al massimo una volta l’anno con ogni singolo committente;
  • dovrà essere limitata nel tempo, potrà durare al massimo 30 giorni consecutivi;
  • impossibilità di pubblicizzarsi. Chi utilizza la prestazione occasionale non può pubblicizzare in alcun modo la propria attività con volantini, bigliettini da visiti, sito internet personale, presenza sui social.
Vista l’impossibilità di poter fare della propria professione un vero e proprio lavoro utilizzando la prestazione occasionale, ogni Webmaster dovrà poi decidere di aprire la propria partita IVA.

Procedura per aprire partita IVA da Webmaster

Aprire una partita IVA da Webmaster è una pratica davvero veloce, ed anche gratuita. L’apertura della partita IVA si ottiene in modo del tutto immediato, presentando apposita pratica presso qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate. È necessario infatti compilare una precisa modulistica, il modello AA9-12, seguendo le istruzioni presente nel modello stesso. È conveniente però farsi aiutare da un commercialista o un consulente fiscale esperto per la compilazione, in quanto un eventuale errore nella compilazione dei modelli potrebbe influire sul regime fiscale da adottare, e di conseguenza anche sulla percentuale di imposte o contributi INPS da versare.
Una volta compilato ed inviato in Agenzia delle Entrate il modello AA9-12, si ottiene in modo istantaneo il certificato di attribuzione della partita IVA, un documento ufficiale dove saranno presenti il numero di partita IVA, i dati fiscali relativi al lavoratore autonomo, nonché il Codice ATECO principale scelto per la propria attività.
I Codici ATECO più utilizzati per l’attività di Webmaster sono:
  • 74.10.21 denominato Attività dei disegnatori grafici di pagine web
  • 62.09.09 denominato Altre attività dei servizi connessi alle tecnologie informatiche
Merita un ragionamento a parte il regime fiscale da adottare, questo determinerà infatti la percentuale di tassazione, l’eventuale presenza dell’IVA da inserire in fattura e gli adempimenti burocratici necessari da completare annualmente. Il regime fiscale più conveniente e più utilizzato da tutti i Webmaster, soprattutto all’inizio della propria attività, è sicuramente il regime forfettario.

Regime forfettario per Webmaster

Il regime forfettario rappresenta ad oggi l’unico regime fiscale di vantaggio presente ad oggi in Italia. La sua percentuale di tassazione è anche tra le più basse d’Europa, e questo particolare regime di vantaggio garantirà a tutti coloro che decideranno di adottarlo una serie di vantaggi, tra cui:
  • tassazione fissa e bassa, con percentuale pari al 5% per i primi 5 anni (per coloro che aprono una nuova attività start-up). La tassazione passerà poi al 15% dal sesto anno in poi;
  • esenzione dell’applicazione dell’IVA in fattura, non sarà quindi necessario applicare il 22% di IVA in fattura ai clienti finali;
  • esenzione dalla ritenuta d’acconto. Al contrario di chi emette ricevute di prestazione occasionale, nel caso di emissione di fattura in regime forfettario non sarà necessario applicare la ritenuta d’acconto del 20% sui compensi percepiti;
  • semplificazioni contabili. Il regime forfettario non prevede l’obbligo di registrazione delle fatture, non prevede le dichiarazioni IVA, ed ha una contabilità molto più snella rispetto al regime semplificato o al regime ordinario.
Il regime forfettario prevede però dei limiti ben precisi da rispettare, il più conosciuto è sicuramente il limite di fatturato. Per poter usufruire negli anni di questo regime non bisogna infatti superare il limite di incassi pari a 65.000 euro annuali.
È possibile inoltre essere anche contemporaneamente titolari di una partita IVA in regime forfettario ed essere assunti anche come lavoratori dipendenti, purché il reddito lordo percepito da dipendente non superi i 30.000 euro lordi annuali.

Calcolo dei Contributi INPS

Oltre le imposte, tutti i Webmaster che decideranno di aprire la propria partita IVA, dovranno obbligatoriamente versare anche i contributi INPS ai fini pensionistici.
L’attività di Webmaster può essere considerata come un’attività da libero professionista senza un Albo di appartenenza. Tutti i liberi professionisti senza Albo, al contrario dei commercianti o artigiani obbligati al versamento di contributi INPS fissi o “minimali”, hanno la possibilità di poter versare i contributi INPS alla gestione separata, un fondo che non prevede dei contributi fissi ma prevede i versamenti dovuti solo in percentuale sul fatturato prodotto. In assenza di fatturato non sarà quindi necessario alcun versamento INPS.
La percentuale di contribuzione prevista dalla gestione separata INPS dal 1 Gennaio 2022 è pari al 26,23%.

Fatturazione Elettronica, PEC e Firma Digitale: sono necessari?

Dal 1 Luglio del 2022 anche tutti i titolari di partita IVA in regime forfettario (salvo alcune eccezioni) sono stati obbligati ad emettere fatture elettroniche. L’obbligo di fatturazione elettronica in Italia è stato introdotto dal 1 gennaio 2019, ma fino a quella data non rientravano in quest’obbligo tutte le partite IVA che avevano adottato il regime forfettario.
Diventa quindi fondamentale la scelta di un software di fatturazione elettronica, che includa anche il servizio di conservazione delle fatture secondo tutti i termini di legge.
Importante l’acquisto anche di una Posta Elettronica Certificata (PEC), ed anche del servizio di Firma Digitale (oggi possibile anche tramite smartphone con il sistema OTP), necessari per la validazione formale di tutti i documenti inviati verso clienti e Pubblica Amministrazione.


 
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