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Fattura elettronica riformata in chiave UE: importanti novità

11/07/2023
Fattura elettronica riformata in chiave UE: importanti novità
EnterprisePMIProfessionisti
La fattura elettronica diventa sempre più centrale in ambito europeo, quale formato predefinito per documentare le transazioni economiche. Nel dicembre scorso, la Commissione UE ha presentato un pacchetto di misure volte alla digitalizzazione, modernizzazione e uniformazione del mondo IVA nella zona UE, in un’ottica di contrasto ai fenomeni di evasione e frode, nell’ambito dell’iniziativa “ViDA” - “VAT in the Digital Age”.

Come cambierà la fattura elettronica?

Con la proposta Com(2022) 701 dell’8 dicembre 2022 (a cui devono aggiungersi le Com(2022) n. 703 e 704), elaborata dopo un periodo di consultazione pubblica, sono state previste delle modifiche alla Direttiva IVA n. 2006/112/CE, per quanto riguarda le norme IVA.
Nel dettaglio, qualora la proposta venga approvata con gli attuali contenuti, le principali novità riguarderanno:
  1. fatturazione elettronica quale norma generale per l’emissione delle fatture;
  2. termine per l’emissione delle fatture relative alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi intracomunitarie in caso di inversione contabile;
  3. eliminazione della possibilità di emettere fatture periodiche;
  4. modifiche al contenuto delle fatture;
  5. sistema di comunicazione digitale per le operazioni intra-UE;
  6. sistema di comunicazione digitale per le cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate a titolo oneroso nel territorio di uno Stato membro.

Fatturazione elettronica quale norma generale per l’emissione delle fatture

L’evoluzione delle nuove realtà digitali richiede un cambiamento nel trattamento relativo alle fatture elettroniche. Mentre prima si “parificavano” le fatture cartacee a quelle elettroniche, in futuro il sistema di fatturazione elettronica sarà il sistema predefinito per l’emissione delle fatture e non sarà più possibile emettere quelle cartacee (salvo i casi in cui i singoli Stati membri lo autorizzino, ad esclusione dei soggetti su cui ricadano gli obblighi di comunicazione ex Titolo XI, Capo 6, della Dir. n. 2006/112/CE).
Inoltre, l’emissione e la trasmissione delle FE (fatture elettroniche) non potrà più essere subordinata a un’autorizzazione preventiva di convalida da parte delle autorità fiscali dello Stato membro ai fini dell’invio al destinatario.

Termine per l’emissione delle fatture relative alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi intracomunitarie in caso di inversione contabile

In caso di cessioni di beni e prestazioni di servizi intracomunitarie esenti, effettuate da soggetti passivi non stabiliti, soggette all’inversione contabile, è previsto un termine per l’emissione di una fattura elettronica, che potrebbe richiedere fino a 45 giorni dal momento in cui si è verificato il fatto generatore.
Il nuovo sistema di comunicazione si basa, invece, sulla filosofia delle informazioni in tempo reale.

Eliminazione della possibilità di emettere fatture periodiche

È importante sottolineare come il nuovo sistema di comunicazione ha quale obiettivo quello di fornire alle Amministrazioni fiscali informazioni sulle operazioni quasi in tempo reale e promuovere l’uso delle fatture elettroniche. La possibilità di emettere fatture periodiche per un mese di calendario va in contrasto con tali obiettivi.
Quindi, verrà soppresso l’art. 223 della Direttiva IVA n. 2006/112/CE e non si potranno più emettere fatture periodiche.

Modifiche al contenuto delle fatture

Il contenuto della fattura elettronica (art. 226 della Dir. n. 2006/112/CE) sarà ampliato e dovranno essere indicati:
  • l’identificativo del conto corrente bancario sul quale sarà accreditato il pagamento della fattura;
  • le date concordate;
  • l’importo di ciascun pagamento relativo a una determinata operazione;
  • il numero identificativo della fattura iniziale (in caso di una fattura che modifichi quella iniziale).

Sistema di comunicazione digitale per le operazioni intra-UE

Gli elenchi riepilogativi, ormai obsoleti, saranno sostituiti con un sistema di obblighi di comunicazione digitale per le operazioni intracomunitarie, che fornirà informazioni per singola operazione, più rapide e di qualità superiore.
Tali informazioni confluiranno nei sistemi di analisi dei rischi degli Stati membri, per aiutarli a contrastare le frodi IVA connesse agli scambi intra-UE, in particolare le frodi intracomunitarie dell’operatore inadempiente.

Sistema di comunicazione digitale per le cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate a titolo oneroso nel territorio di uno Stato membro

L’idea è quella di armonizzare i sistemi di comunicazione esistenti per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate a titolo oneroso nel territorio dello Stato membro, al fine di evitare l’onere amministrativo che questo quadro frammentato comporta per i soggetti passivi che operano a livello transfrontaliero. Tali sistemi saranno in linea con quello di comunicazione digitale concepito per le operazioni intracomunitarie, semplificando l’adempimento da parte dei contribuenti, che saranno in grado di fornire i dati richiesti tramite un formato comune, sia per le operazioni nazionali, che per quelle intracomunitarie in qualsiasi Stato membro.

Ultime novità

Il 14 marzo 2023, si è svolto a Bruxelles il 33° meeting del VEG (VAT Expert Group), che, tra i punti di discussione, aveva proprio la presentazione della proposta legislativa adottata l’8 dicembre 2022 dalla Commissione.
Schematizzando i punti salienti, sono stati focalizzati i concetti chiave della proposta, ossia:
  • il DRR (Digital Reporting Requirement), ossia il sistema di comunicazione digitale per le operazioni intra-UE, sarà obbligatorio per le operazioni intra-UE, in sostituzione degli elenchi riepilogativi;
  • la fattura elettronica diventa il sistema principale e predefinito per l’emissione delle fatture;
  • VIES, ossia la banca dati centrale per lo scambio di informazioni tra Stati membri in relazione alle operazioni intra-UE.

A cura di Wolters Kluwer

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