Da oggi la
Fibra di Aruba è ancora più veloce e performante, distinguendosi rispetto alla concorrenza per una caratteristica che cambierà la vita online per molte categorie di utenti. La novità è infatti sostanziale ed è relativa alla
velocità di upload consentita: i nuovi abbonati avranno l’opportunità di ottenere tale soglia aumentata, passando
da 300 a 500 Mbps.
Quando si confrontano le offerte di connettività spesso e volentieri ci si basa su due parametri soltanto: la velocità massima teorica in download e la corrispondente banda minima garantita. Sebbene si tratti di valori indispensabili per la comprensione di una connessione, sono tuttavia parametri basati su una errata fissazione verso quelli che sono i tempi di download. Che si navighi o che si guardi un film in streaming, infatti, questi sono i valori più importanti a cui badare. Nel caso di Aruba trattasi di valori eccellenti, peraltro, pari a 1Gbps (velocità massima) e 40Mbps (banda minima garantita).
Ma c’è altro da tenere in stretta considerazione.
L’importanza dell’upload
Come noto la fibra ottica è uno strumento comunemente inteso a capacità asimmetrica, nel quale la velocità concessa in download ed in upload non vanno di pari passo. Occorre però distinguere le due necessità per capire quanto importante sia avere valori sufficienti su ambi i fronti, affinché si possa godere al meglio della propria connessione nelle varie utilità quotidiane.
La
velocità in download è relativa alla velocità di file, informazioni e servizi che arrivano al nostro terminale dall’esterno: che sia un flusso video o un flusso audio, una pagina Web o un grande file da scaricare, si tratta sempre e comunque della gestione di un quantitativo di bit che entrano dalla rete entro l’unità di tempo.
La
velocità in upload, pur se spesso sottovalutata, è un parametro contrario e parallelo che misura la capacità delle informazioni di andare altrove. Ne sono casi evidenti l’invio di una mail, il caricamento di un file, l’effettuazione di un backup o la conduzione di una videochiamata. In ognuno di questi casi la velocità di upload è fondamentale per poter far fluire in velocità il servizio a cui si intende attingere.
La novità è gestita in modo differente in base alla zona di riferimento ed alla capacità della rete in loco:
- Aree grigie e nere: 500mbps in upload come servizio opzionale (+2 €/mese)
- Aree bianche: 500mbps in upload è incluso nell’offerta.
Cosa cambia?
Di fatto
è come se i bit in uscita potessero fluire più velocemente, aspetto che in molte situazioni può determinare una grandissima differenza.
Vediamone alcuni casi a titolo esemplificativo.
- Gaming: la velocità di upload è importante poiché il gioco è un elemento essenzialmente interattivo e la qualità dell’esperienza si basa sull’istantaneità percepita di azione e reazione (a maggior ragione se in ambito eSport);
- Streamer: la velocità di caricamento delle immagini consente di creare video che fluiscono regolarmente, con un’alta qualità delle immagini, ed in molti casi questa esperienza corre sulla medesima fibra sulla quale corrono le informazioni di un’esperienza di gaming. Evitare di creare colli di bottiglia significa quindi poter godere al meglio sia di Twitch che dei propri giochi;
- Aziende: potrebbero esserci in parallelo una videochiamata, una riunione, un backup, l’invio di un grosso file e ognuna di queste sollecitazioni metterebbe alla prova le capacità di upload della connessione in dote. Tali attività possono realizzarsi in parallelo non soltanto su una postazione singola, ma soprattutto su più postazioni: esperienze simili sono pane quotidiano in aziende dove riunioni, download e backup fluiscono comunemente negli stessi orari e sfruttando la medesima capacità di banda. La Fibra di Aruba in questo caso amplia notevolmente le possibilità rispetto ai valori medi di mercato, offrendo una continuità operativa decisamente migliore;
- Professionisti: quando c’è un lavoro creativo da consegnare, un video da caricare o un grosso backup da completare, la banda è completamente occupata da questo tipo di attività; vederne aumentato il flusso potenziale significa velocizzare le operazioni ed evitare che ogni necessità ulteriore (ad esempio una riunione improvvisa da remoto con un cliente) possa diventare un ostacolo;
- Home working: lavorare dalla propria abitazione, magari dovendo condividere le risorse di banda con altre necessità casalinghe, è all’ordine del giorno nell’epoca dello smart working e del lavoro ibrido: una capacità di upload maggiore consente di superare i colli di bottiglia che possano realizzarsi e di offrire massime performance laddove non sia professionalmente accettabile il dover pagar pegno ad alcun compromesso;
- Videosorveglianza: le immagini inviate per la registrazione remota su cloud necessitano di un’ampiezza di banda sufficiente poiché questo consente un miglior streaming da remoto, con immagini più fluide e senza compromessi sulla qualità.
Upload, dunque sono
La velocità di upload è un fattore che sta assumendo sempre maggior importanza in virtù di un equilibrio che sta cambiando nelle comunicazioni. Questo spostamento di baricentro è ormai evidente da tempo: sempre di più il Web consente di vivere esperienze interattive (senza stare ancora a scomodare quello che sarà il Metaverso) e questo comporta una trasmissione di dati oltre che la sola ricezione. All’interno di una esperienza passiva quale potrebbe essere la visualizzazione di un film, infatti, il numero di bit in uscita è irrisorio e privo di requisiti; in una trasmissione streaming, in una videoriunione o in una sessione di gioco il discorso cambia invece completamente e la propria stessa presenza è strettamente dipendente dalla quantità di dati che riusciamo a veicolare.
La velocità di upload definisce dunque la nostra reattività in una sessione multigaming, definisce il nostro contorno in una chiamata e definisce la nostra voce in una riunione di lavoro. Ecco perché la velocità di upload è e sarà sempre di più un elemento importante: perché l’esperienza online non è soltanto fruizione, ma
è anzi sempre di più una questione di presenza.