Il
mercato ortofrutticolo italiano è denso di produzioni di qualità inestimabile, ma al tempo stesso è reso fragile da equilibri e politiche che rendono spesso complesso pianificare, investire e fare impresa. Se è vero che il lavoro viene condotto nei campi, è invece con una
PEC e una
Firma Digitale che è possibile far propri gli strumenti necessari per gli imprenditori dell’ortofrutta che cercano nuove fondamentali linee di credito. L’opportunità regina, in tal senso, si è aperta l’8 aprile in seno all’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA) e si concluderà il 22 aprile: denominata “
Prestito COR” e conosciuta semplicisticamente come “
cambiale ortofrutta”, si tratta di un’occasione che potrà offrire importanti possibilità a molte imprese, ma occorre attrezzarsi al meglio per poter portare a compimento la pratica necessaria all’ottenimento del finanziamento.
Prestito COR: cifre e caratteristiche
Una linea di credito dedicata a sostegno delle aziende in difficoltà, liquidità fondamentale per imprese che hanno la necessità di affrontare una nuova annata assicurando produzione e posti di lavoro a un mercato estremamente prezioso per il nostro Paese. Complessivamente si tratta di
19,3 milioni di euro immediatamente disponibili per un credito a tasso agevolato, che si aggiungono peraltro ai 23 milioni già stanziati dal MASAF per alcuni comparti specifici (pere e kiwi) in particolare stato di difficoltà.
Così il ministro Francesco Lollobrigida ha annunciato la misura voluta dal suo dicastero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste:
“Un altro segnale importante da parte dell'Ismea per il sostegno della filiera ortofrutticola. La nuova linea di credito, introdotta con la legge di Bilancio 2024, sarà dedicata alle piccole e medie imprese agricole. Si tratta di un ulteriore intervento per rilanciare il settore ortofrutticolo di cui potranno beneficiare anche le imprese che producono pere e kiwi, che hanno subito ingenti danni nel 2023”.
Il Prestito COR (
qui tutti i dettagli) prevede:
- importo del finanziamento fino al 50% dei ricavi registrati dal richiedente nel 2022 e comunque non oltre la soglia di 30 mila euro;
- durata di 5 anni con i primi due anni di preammortamento, rate trimestrali posticipate e conseguente inizio del rimborso a 27 mesi dalla data di erogazione;
- tasso agevolato con abbattimento fino ad azzeramento degli interessi dovuti, nei limiti della capienza degli aiuti "de minimis" di ciascun beneficiario.
Scadenza e requisiti
Per accedere alla “cambiale ortofrutta” è necessario compilare e presentare la domanda esclusivamente in forma telematica attraverso il sito ISMEA dedicato.
La scadenza ultima per l’invio della documentazione è fissata alle ore 12 del 22 aprile 2024. Le domande saranno istruite secondo ordine cronologico di arrivo e fino a esaurimento dei fondi disponibili, motivo per cui è importante affrettarsi per potersi garantire massima priorità nell’accesso a questa importante opportunità. Fin dalle prime ore le domande sono state moltissime (a conferma dell’appetibilità della misura), motivo per cui è fondamentale affrettarsi perché nel giro di pochi giorni i fondi disponibili potrebbero andare esauriti.
Possono accedere al prestito le Piccole e Medie Imprese agricole operanti nel settore ortofrutticolo alla data del 31 dicembre 2023 e che abbiano registrato ricavi nel corso del 2022: l’azienda, al momento della domanda di accesso al prestito, deve essere regolarmente iscritta al Registro delle Imprese con la qualifica di “impresa agricola”, non deve avere protesti a carico, non deve risultare inadempiente a servizi assicurativi, creditizi e finanziari ISMEA e deve rispondere a tutti gli altri requisiti descritti nella guida completa al Prestito COR (
PDF).
Come accedere al prestito
Per portare a termine la pratica occorre:
- accedere al sito https://strumenti.ismea.it/ fornendo le proprie credenziali previa registrazione;
- compilare il modulo;
- scaricare il PDF della domanda compilata e quindi firmarlo digitalmente (sono accettate sia le firme PADES (PDF) che CADES (P7M);
- caricare il documento firmato;
- indicare la PEC del potenziale beneficiario del credito (in caso di domanda da parte di delegato, la PEC sarà necessariamente diversa da quella dichiarata nella fase di registrazione e accesso al portale);
- inserire l’OTP ricevuto alla casella PEC indicata, a dimostrazione dell’accesso a suddetta casella di Posta Elettronica Certificata;
- a conferma ottenuta, è possibile cliccare su “Convalida” per l’invio definitivo della domanda: dopo il clic non sarà più possibile apportare modifica alcuna alla pratica.
Per accedere al
Prestito COR per la liquidità delle piccole imprese del mercato ortofrutticolo, insomma, non è sufficiente rispondere ai requisiti indicati: seguendo medesima prassi ormai standard nell’espletamento di pratiche di questo tipo (in ogni settore) è necessario possedere anche una firma digitale, per comprovare le informazioni dichiarate, e una casella di Posta Elettronica Certificata, per certificare l’invio e la data di ricezione.
La trasformazione digitale coinvolge tutti i settori e l’ortofrutta non ne è esente. In questo caso proprio l’utilizzo di strumenti come
Firma Digitale e
PEC si configurano come tasselli fondamentali per accedere a linee di credito agevolate (importantissime per molte piccole imprese),e quindi essenziali per mantenere elevata la propria concorrenzialità sui mercati.