Magazine

Domicilio digitale: cos’è, come si ottiene e quali sono i vantaggi

29/08/2018
PEC: domicilio digitale
PrivatiProfessionisti
Con uno sguardo sempre rivolto verso la digitalizzazione delle comunicazioni tra il cittadino, le imprese e la Pubblica Amministrazione e verso la semplificazione dei loro rapporti, arriva il domicilio digitale. Già obbligatorio per i titolari di partita IVA, il domicilio digitale è stato esteso anche ai privati cittadini con l’articolo 3-bis del Codice di Amministrazione Digitale (CAD) pubblicato in Gazzetta Ufficiale nel mese di gennaio 2018.
Per semplificare la comunicazione tra la Pubblica Amministrazione e i cittadini, ogni cittadino può fornire alla Pubblica Amministrazione un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC), che costituirà il domicilio digitale.
Il domicilio digitale consiste in un vero e proprio domicilio virtuale, rappresentato da un indirizzo PEC registrato all’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), a disposizione di tutte le  pubbliche amministrazioni e i gestori di pubblici servizi che vorranno comunicare con il cittadino.
Per imprese e liberi professionisti iscritti agli albi (commercialisti, avvocati, medici, architetti, notai, ecc..) è obbligatorio comunicare il proprio domicilio digitale, e quindi il proprio indirizzo di Posta Elettronica Certificata, per inviare e ricevere comunicazioni con pieno valore legale.
L’obiettivo è quello di includere in questa rivoluzione digitale anche i privati cittadini, che ancora ricevono le comunicazioni legali dalla PA solo tramite la classica raccomandata cartacea al proprio  indirizzo di residenza.
 

Domicilio digitale: come si ottiene

Registrare il proprio domicilio digitale è molto semplice.
Per tutti i professionisti iscritti in albi professionali, il domicilio digitale non è altro che l’indirizzo di Posta Elettronica Certificata inserito nell’elenco INI-PEC.
Anche per il cittadino, il primo passo per ottenere il domicilio sarà di dotarsi di una propria casella PEC, qualora non ne sia ancora in possesso.
Il secondo passo consiste nel comunicare il proprio indirizzo PEC al Comune di residenza presentando un’apposita domanda. In questo modo il Comune provvederà a inserire il nuovo domicilio digitale nell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente. Questa comunicazione è completamente gratuita. 
Una volta attivato il domicilio digitale, il cittadino riceverà in formato digitale qualsiasi comunicazione dalla Pubblica Amministrazione: documenti dalla PA, cartelle esattoriali e notifiche di atti verranno ricevute nella propria casella PEC.

 
Domicilio digitale: i vantaggi

Il domicilio digitale apre un canale preferenziale con qualsiasi ufficio della Pubblica Amministrazione, garantendo una comunicazione pressoché immediata e dicendo addio a lunghe attese e mancate comunicazioni. Tramite il domicilio digitale e la PEC potremo infatti accantonare la documentazione cartacea e tutti i ritardi e i disservizi ad essa legata.

Un risparmio di tempo quindi, ma anche un risparmio economico sia per il cittadino che per la Pubblica Amministrazione. Dal lato del privato cittadino, le spese di notifica di una raccomandata tradizionale, da sempre a carico del destinatario, con il domicilio digitale si azzerano. Grazie alla PEC si potranno inviare e ricevere un numero illimitato di comunicazioni attivando un abbonamento annuo di pochi euro con un ente autorizzato al rilascio della PEC.
Dal lato della Pubblica Amministrazione, si avrà un risparmio di milioni di euro ad oggi spesi per  produrre, conservare e trasmettere documenti cartacei, per costi diretti (come carta, toner, buste e servizi di stampa) e indiretti (costo del lavoro, tempo per attività manuali, mantenimento degli archivi cartacei, tempo impiegato dal destinatario in caso di assenza per recuperare una raccomandata).
Due esempi reali dei miglioramenti ottenuti con la digitalizzazione dei processi sono quelli offerti da ARPAT e Consiglio Nazionale degli Architetti.

Il domicilio digitale è quindi più di un degno sostituto alla vecchia cassetta delle lettere: è uno strumento in grado di semplificare la comunicazione tra Pubblica Amministrazione e cittadino, rendendola non solo più economica, ma anche più accessibile.

Per un approfondimento su domicilio digitale, PEC, Firma Elettronica e SERC consigliamo la lettura di questo articolo


 
Newsletterbox