Il benchmarking è l’analisi della concorrenza che prevede la comparazione dei prodotti, delle attività e delle performance di un brand con quelli delle aziende di maggior successo nello stesso segmento di mercato. Ad essere prese in considerazione quindi devono essere tutte quelle attività che vengono considerate dei veri e propri
punti di riferimento per uno specifico settore.
I dati emergenti dall’analisi serviranno per definire le attività da intraprendere per migliorare le performance della propria azienda.
Perché fare analisi benchmark
L’analisi benchmark è uno strumento che, attraverso indicatori quantitativi e qualitativi, consente di conoscere in modo approfondito il contesto in cui si inserisce il business online di un’azienda, evidenziandone le differenze rispetto ai leader del settore.
L’obiettivo dell’analisi della concorrenza è quindi avere indicazioni per migliorare o consolidare la propria presenza sul mercato online e offline, così da poter stabilire quali sono le azioni da intraprendere per raggiungere gli obiettivi attesi.
Chi sono i competitor
Due aziende per essere definite concorrenti dovrebbero operare nello stesso mercato, offrire servizi o prodotti simili, avere gli stessi obiettivi e utilizzare gli stessi canali di vendita e marketing.
In sintesi due aziende possono essere concorrenti quando riescono entrambe a soddisfare le stesse necessità dei clienti.
In genere i competitor vengono distinti in:
- diretti: tutte quelle aziende che offrono gli stessi prodotti o servizi;
- indiretti: le aziende che offrono allo stesso pubblico di riferimento una soluzione diversa, ma che soddisfa lo stesso bisogno del cliente.
Quali sono i dati da analizzare
Prima di iniziare a studiare la concorrenza sarebbe opportuno fare un’analisi della propria azienda in modo tale da conoscere tutte le principali attività in cui è impegnato il brand. Questo tipo di verifica va fatta perché serve a definire la posizione dell’azienda rispetto alle altre concorrenti così da poter scegliere quali parametri mettere a confronto.
Il passo successivo è identificare i competitor e iniziare la raccolta dei dati da analizzare grazie all’uso di specifici tool concepiti proprio a questo scopo.
In genere quando si fa un’analisi benchmark della concorrenza sul web, vengono raccolti dati riguardanti il posizionamento dei siti competitor nei motori di ricerca, i segnali inbound, l’autorevolezza online, il content marketing, i social media, ecc…
Un esempio di dati raccolti:
- numero di parole chiave posizionate;
- traffico organico medio, da quali paesi e da quali canali arriva;
- profilo dei backlink;
- tipo di social utilizzati;
- canali di vendita usati;
- target clienti;
- ricerche branded;
- anzianità dominio;
- numero URL indicizzate;
- URL status;
- performance di velocità e caricamento.
Tools per l’analisi dei competitors online
Gli strumenti utilizzati per l’analisi benchmark sono diversi, eccone alcuni:
- Semrush: uno dei tool più conosciuti che consente di ottenere dati relativi a posizionamenti delle parole chiave, annunci, campagne PPC, ecc..;
- Similarweb: uno strumento che offre la possibilità di effettuare analisi del traffico, conoscere dati relativi alle visite e alla permanenza sul sito, fare una comparazione tra siti simili;
- PageSpeed Insights: un tool di Google per valutare la velocità di caricamento delle pagine dei siti web e il livello di ottimizzazione;
- Seozoom: consente di analizzare le keywords, il traffico di un sito web, i backlink ricevuti e confrontare due domini;
- Google Analytics: un tool con cui - avendone accesso - è possibile confrontare i dati delle aziende di un determinato settore, inoltre è possibile impostare dei filtri come dimensioni di sessioni giornaliere e paese per ottenere solo le informazioni a cui si è interessati;
- Web Site Grader: tra gli elementi che possono essere analizzati con questo strumento ci sono ad esempio l’ottimizzazione SEO, i tempi di caricamento, le performance, il livello di sicurezza garantito e le informazioni sulle attività condotte sui social.