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Cos’è il co-branding e come svilupparlo per il business

23/02/2023
Cos’è il co-branding e come svilupparlo per il business
PartnerPMIProfessionisti
Il termine co-branding viene utilizzato per indicare un’alleanza tra due o più brand noti sul mercato allo scopo di produrre e sviluppare un nuovo prodotto o servizio.  
I marchi coinvolti devono essere entrambi riconoscibili, lo scopo infatti è riuscire a ottenere dei benefici dalla visibilità dell’altro, mantenendo immutate le rispettive brand identity.

In genere vengono distinte diverse tipologie di co-branding:
  • funzionale. I brand si uniscono per mettere in commercio un unico prodotto;
  • simbolico. Al marchio produttore ne viene associato un altro in modo tale che gli attributi positivi del secondo brand vengano associati al prodotto;
  • tattico. Si tratta di una collaborazione di breve durata e l’interazione tra i marchi è limitata. Può essere fatta sia per ridurre i costi di una campagna pubblicitaria, sia per proporre una particolare offerta promozionale;
  • strategico. Si ha quando due marchi collaborano per un periodo di tempo medio lungo, prevedendo quindi un impegno maggiore da parte dei due brand e un maggiore coinvolgimento dell’identità di marca.

Come impostare una strategia di co-branding

La prima cosa da fare quando si decide di dar vita a una strategia di co-branding è l’individuazione del brand giusto con cui iniziare la collaborazione.
Per portare benefici è essenziale che i due marchi abbiano business complementari, siano allineati sui valori aziendali e soprattutto abbiano una buona reputazione. 
In questo modo è possibile individuare obiettivi comuni che porteranno la partnership ad avere successo.
Dopo aver trovato il partner giusto, aver stabilito in modo chiaro quali sono le condizioni e i limiti della collaborazione, è fondamentale iniziare una comunicazione continua e una condivisione costante sui vari passaggi del processo strategico. 
Infine ogni passaggio della strategia di co-branding deve essere opportunamente documentato in modo che siano ben chiare le scadenze, le responsabilità, le risorse impiegate, gli obiettivi raggiunti e quelli ancora da raggiungere.

Quali vantaggi può portare

I vantaggi del co-branding sono numerosi, ad esempio le aziende potrebbero voler ricorrere a questa strategia per:
  • affacciarsi su nuovi mercati;
  • farsi conoscere da nuovi segmenti di clientela;
  • ottenere una maggiore visibilità;
  • rinnovare la propria immagine;
  • ridurre i costi relativi alla pubblicità o a specifiche promozioni;
  • migliorare il valore percepito di un prodotto.

Eventuali svantaggi del co-branding

Se pianificata in modo corretto la strategia di co-branding porta vantaggi a entrambe le parti interessate. Tuttavia non è totalmente esente da rischi che sono legati principalmente a una scelta poco attenta del partner.
Ad esempio se si decide di iniziare una collaborazione con un brand molto meglio posizionato sul mercato, c’è il serio rischio per il secondo marchio di essere totalmente oscurato dal primo. Per questo motivo è importante che la partnership sia fatta tra aziende perfettamente riconoscibili, in quanto i vantaggi devono esserci sempre per entrambe.

Un altro rischio può venire dalla cattiva reputazione di uno dei brand coinvolti, che può influenzare negativamente l’immagine dell’altro. In questo senso occorrerà valutare con attenzione tutte le possibili conseguenze dell’associare il proprio brand a un altro, compresa la storia delle eventuali crisi occorse a livello comunicativo, che possono averne danneggiato l’immagine e che in un’attività di co-branding potrebbero essere proiettate sul brand partner.


 
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