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Il lavoro flessibile richiede strumenti di protezione

12/05/2023
Il lavoro flessibile richiede strumenti di protezione
PartnerPMIPrivatiProfessionisti
Everywhere workplace e smart working: i vantaggi del lavoro flessibile hanno messo in evidenza la necessità da parte delle aziende di usare strumenti evoluti per la protezione dei dati.

Le organizzazioni si muovono a diverse velocità, in base al proprio livello di digitalizzazione. Anche in conseguenza a come i dipendenti stanno gestendo le attività lavorative e soprattutto, da dove.

In questo contesto, il mondo del lavoro è ormai, di fatto, diventato ibrido. Una parte della forza lavoro ha fatto ritorno nei propri uffici all’interno delle aziende, ma molti continuano a svolgere le attività da remoto e continueranno a farlo. Questo, in una logica di postazioni a rotazione e modelli di lavoro distribuiti.

Di certo, la pandemia ha accelerato l’assimilazione di un concetto che altrimenti avrebbe preso piede molto più lentamente: oggi non è più così importante dove si svolge il proprio lavoro.

Ciò che conta è che l’esperienza legata al lavoro sia positiva, proprio perché questo è diventato ibrido, assottigliando sempre più il confine tra vita privata e lavorativa e tra gli strumenti che vengono utilizzati. Se le persone già prima ricercavano un’esperienza “consumer” sul luogo di lavoro, ora l’immediatezza degli strumenti lavorativi è diventata un punto cruciale e un fattore di competitività. Il lavoro è ovunque i dipendenti vogliano o abbiano bisogno, su qualsiasi schermo o dispositivo digitale preferiscano.

Le organizzazioni orientate al futuro devono scegliere tecnologie in grado di fornire un’esperienza continua e immersiva per tutti. Indipendentemente dal luogo in cui si trovano. Le imprese capaci di fornire ai dipendenti la giusta esperienza digitale all’interno di un workspace ibrido miglioreranno l’engagement, la produttività e otterranno e manterranno la business continuity.

Produttività e sicurezza

Per supportare i cambiamenti in atto serve molta attenzione ai processi, alla cultura aziendale e alle persone, che devono infatti rimanere al centro della trasformazione. In questa sfida sono ovviamente coinvolti gli HR Manager, che devono diventare promotori del cambiamento riuscendo a mantenere elevati il senso di appartenenza all’azienda e la motivazione dei dipendenti. Solo in questo modo l’innovazione può essere davvero pervasiva e diventare un aspetto chiave anche per attrarre nuovi talenti grazie ad un ambiente di lavoro dinamico, flessibile e coinvolgente.

Non solo: un approccio aperto, che abbraccia ambienti ibridi e smart working, non può prescindere da un adeguato supporto in ambito cybersecurity.

Abilitare un sistema di lavoro da remoto richiede una particolare attenzione alla definizione delle policy di accesso e ai sistemi di connessione.

Bisogna configurare firewall, reti, strumenti di collaborazione e server per accettare connessioni da remoto, valutando se acquistare hardware aggiuntivo o un fornitore in cloud per supportare l’aumento di connessioni.

È poi necessario garantire che le connessioni alle reti aziendali avvengano tramite reti VPN con autenticazione a due fattori per impedire lo spionaggio dei dati. Le cosiddette Virtual Private Network sono state originariamente create per irrobustire la sicurezza di uno stream dati trasmesso via internet. Oggi garantiscono lo scambio dati protetto tra sedi remote e tra l’azienda e i dipendenti in mobilità o in smart working. Tutti i dati trasmessi da e verso il server sono crittografati sfruttando un protocollo di crittografia a 64, 128 o 256 bit. Nel remoto caso di intercettazione dei dati, essi saranno illeggibili per utenti non autorizzati e privi di chiave di decodifica.

Crittografia e VPN

Tra i vantaggi dell’utilizzo di una VPN c’è sicuramente la possibilità di nascondere il proprio indirizzo IP, così da evitare, ad esempio, bombardamenti di pubblicità, servizi non richiesti e rischi di attacchi. Adottando un tunnel VPN è possibile avviare richieste DNS per ottenere l’indirizzo IP associato al dominio, il tutto in modo sicuro, mantenendo elevata la protezione dei dati e l’anonimato delle informazioni trasmesse.

Qualsiasi attività effettuata su internet, infatti, può essere rintracciata, monitorata e sfruttata in modo malevolo. Malintenzionati, piattaforme pubblicitarie e agenzie governative sono solo alcune delle entità che tendono a sfruttare i dati online delle persone. Una rete privata virtuale permette di camuffare la propria connessione a internet, rendendola inaccessibile a chiunque.

Per connettersi ai sistemi aziendali, le imprese possono affidarsi ad apparati e agenti software dedicati. In alternativa è possibile adottare software di terze parti, anche open source, come OpenVPN. Tale sistema permette di creare una VPN basata sui protocolli TLS/SSL (Transport Layer Security/Secure Sockets Layer) e con certificati per criptare il traffico in modo sicuro tra il server e il client.

Certificati SSL, protezione a 360°

Oltre alle comunicazioni “dipendente-azienda” è poi essenziale mettere al sicuro le proprie attività online, dai server ai siti web. Per garantire la sicurezza delle sessioni dei browser web, dei server di posta elettronica e, in generale, degli ambienti “client-server”, il protocollo SSL adotta solide tecniche di codifica e autenticazione.

Esso è situato tra il livello applicazione e quello TCP/IP ed è composto da due strati: il protocollo Handshake e il protocollo Record. Durante la comunicazione, il protocollo SSL Handshake utilizza un certificato X.509 per autenticare l’identità del titolare del certificato.

Il pregio di questa architettura deriva dal fatto che la cifratura è applicata all’intero stream. In questo modo, solo l’utente che stabilisce il collegamento e il server sul quale il sito web è ospitato avranno accesso alle informazioni. Per funzionare, il certificato deve essere disponibile sul server hosting ed essere usato per l’autenticazione dello stesso e la generazione di chiavi numeriche. La chiave privata è installata sul server e permette la generazione di cache di certificazione per il sito in oggetto.

Il protocollo SSL fornisce un livello fondamentale di sicurezza online ed è dunque essenziale quando si trasmettono dati nell’internet pubblico. SSL garantisce la riservatezza e l’integrità delle informazioni, è uno strumento vantaggioso per le aziende e per i singoli consumatori.


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