Il termine
engagement riferito al web marketing indica il grado di
coinvolgimento delle persone che si riesce a raggiungere mediante azioni specifiche di comunicazione sull’internet. Le aziende che comunicano sul web cercano spesso di aumentare l’engagement per rafforzare l’immagine del brand nei confronti del proprio pubblico di riferimento. Per raggiungere quest’obiettivo si procede alla progettazione e allo sviluppo di campagne di comunicazione
multicanale che riguardano social media, campagne sponsorizzate, ottimizzazione per i motori di ricerca e altri
siti web . Vediamo nello specifico alcuni suggerimenti per aumentare l’engagement su ciascun canale di comunicazione.
Aumentare l’engagement su facebook
Facebook è la piazza digitale generalista più amata dagli italiani, con 30 milioni di utenti attivi al mese. Per quanti utenti “fake” possano esistere, il dato riportato qui sopra indica una verità tanto semplice quanto importante:
gli italiani sono praticamente tutti là, costantemente collegati, sempre attenti a controllare gli aggiornamenti e intenti a coltivare le proprie relazioni in un ecosistema sintetico intrecciato che somiglia ormai a una
convivenza piena, parallela al mondo analogico, non meno reale.
Per raggiungere e coinvolgere i propri pubblici di riferimento, le aziende hanno diverse opzioni, tra cui:
Post sponsorizzati
Facebook consente la sponsorizzazione di post ai titolari di Pagine. Il pannello di controllo ADS permette di filtrare gli utenti verso cui rendere visibili i messaggi. In questo modo si possono raggiungere subito utenti con interessi compatibili rispetto ai prodotti o servizi venduti.
Influencer marketing
Da qualche anno si parla diffusamente di questa modalità di comunicazione mediata dall’autorevolezza di una persona rispettata per la propria competenza in un ambito di interesse vicino a un prodotto/servizio che si intende promuovere. La teoria alla base dell’influencer marketing è che un messaggio condiviso e argomentato da un opinion leader avrà un’eco molto vasta tra i follower dello stesso influencer, con ricadute positive sul brand.
Fare community
Facebook è una piazza fatta di tante piazze più piccole.
I gruppi su facebook rappresentano le stanze tematiche in cui discutere in modo orizzontale di un certo argomento. All’interno dei gruppi gli amministratori possono veicolare messaggi mirati a coinvolgere i membri, portando le discussioni verso prodotti o servizi in particolare.
Engagement con Twitter
In Italia i numeri di twitter non sono gli stessi di facebook, probabilmente per la limitazione dei 140 caratteri che può apparire ardua ad un Popolo che spesso usa più parole di quante ne servano per esprimersi. Dalla metà del 2016 Twitter è diventato molto più morbido rispetto a questa limitazione di spazio, perché non considera più i caratteri necessari a scrivere i nomi nei tweet di risposta e non tiene conto nel conteggio dei contenuti extra testuali come foto, video, gif e sondaggi.
Twitter è molto usato da personaggi pubblici del mondo politico, radiotelevisivo e giornalistico, insomma, dai classici VIP. L’engagement del pubblico di riferimento passa per il coinvolgimento di uno o più personaggi molto popolari, magari tirati in causa da un
tweet di risposta, che come visto in precedenza, può contenere i nomi di più persone senza incidere sulla lunghezza del messaggio. Una persona famosa può diventare testimonial della tua azienda senza quasi rendersene conto, tutto sta nel giocarsi bene le proprie carte.
Engagement sui video di Youtube
Youtube non è solo la principale piattaforma di fruizione video al mondo, ma è anche quella più utilizzata per
ascoltare musica. Se vuoi portare attenzione sulla tua azienda attraverso questo gigantesco contenitore, il nostro suggerimento è innanzitutto cercare gli youtuber più seguiti e allineati con gli argomenti di tuo interesse. Gli youtuber sono persone che aprono canali tematici, spesso molto verticali su un argomento in particolare. Contattarli direttamente per richiedere un’intervista o altra forma di collaborazione, o anche semplicemente farsi notare menzionandoli sul tuo sito web o commentando i loro video, può creare un legame importante nell’ottica di raggiungere la visibilità verso gli iscritti ai loro canali.
Aumentare l’engagement con la SEO
I motori di ricerca possono essere un valido alleato per aumentare l’interazione e il coinvolgimento del tuo pubblico di riferimento direttamente sul tuo sito web, senza passare per altri canali. Se parti dal presupposto che spesso Google compone le sue pagine di risposta con risultati da siti web di tipo diverso che trattano lo stesso argomento in modo diverso, il più delle volte il prodotto di una ricerca è un’insalata di risultati che mirano a coprire tutte le possibili intenzioni di ricerca degli utenti.
Se ad esempio curi un giornale e partendo da una semplice ricerca su Google ti sembra di notare una situazione in risposta simile a quella appena descritta, ti suggeriamo di virare il titolo del tuo articolo su un argomento pur rilevante, sul quale però i tuoi concorrenti non hanno puntato, per lo meno non a livello di ottimizzazione del “tag title”.
A questo punto se hai fortuna possono succedere due cose, la prima è un miglioramento del posizionamento organico, la seconda è un
aumento dei click da parte di chi è rimasto colpito dal focus specifico che hai dato all’articolo. Provare per credere.
User experience
L’esperienza di utilizzo di un sito web diventa tanto più importante quanto più pervasive si fanno le nuove tecnologie digitali nelle nostre vite.
L’interazione con le pagine del tuo sito web va dal click sui link di approfondimento al lasciare un commento, fino al completare un’azione d’acquisto, ed è una metrica importantissima in base a cui valutare il reale valore di un progetto web. Se vuoi aumentare l’engagement sul tuo sito devi tener conto dell’aspetto delle pagine in senso pieno, non semplicemente di cosa c’è scritto sopra. Un link interno verso una pagina obiettivo non ha senso solo perché si trova in pagina, ma unicamente nella misura in cui gli utenti
ci cliccano sopra, quindi curane la visibilità, data dalla posizione e dall’aspetto. Insomma, il web design va gestito in funzione della web usability e non semplicemente rispetto all’estetica, che pure è importante.
Google AdWords è una suite di tools utili a organizzare, programmare e gestire una campagna di annunci sponsorizzati mediante inserzioni visibili nelle pagine di risposta di Google (rete di ricerca) o direttamente su altri siti web sotto forma di banner o annunci testuali (rete display). Aumentare l’engagement mediante Google AdWords, significa portare gli utenti a compiere un’azione dopo aver cliccato sull’annuncio. In questo senso conterà molto la
call to action, ovvero la richiesta esplicita di compiere un’azione. Ad oggi numerosi studi portano a ritenere più efficaci le call to action divise in due parti secondo il modello
Problema/Soluzione. Ad esempio:
I capelli si diradano?
Arresta subito la caduta!
Sebbene gli esperti concordino nell’affermare che non esistano formule magiche in comunicazione, ti suggeriamo di riflettere su questo modello comunicativo per i tuoi annunci, perché in molti casi sembra stimolare una risposta più ampia rispetto ad altre forme.
Ottimizzare una landing page per l’engagement
Una landing page è solitamente la pagina obiettivo di una campagna di marketing digitale. Spesso tutti gli sforzi che compiamo in termini di comunicazione vengono ripagati dall’interazione degli utenti con questa pagina che in sostanza serve a convertire i visitatori in lead se non direttamente in clienti.
La pagina classica, mutuata dai modelli della comunicazione business americana, conduce gli utenti in più o meno tempo (a seconda dell’obiettivo) verso il compimento di un’azione. Solitamente le landing page che mirano a
raccogliere dati sono più piccole e puntano a persuaderti immediatamente a compiere l’azione richiesta, mentre quelle che invece puntano direttamente a
vendere un servizio possono essere sviluppate come percorsi multipagina, che passo dopo passo conducono l’utente verso un grado di coinvolgimento crescente, fino all’inevitabile epilogo. In pratica un’ipnosi.
Se l’obiettivo delle landing page è portare gli utenti a compiere un’azione, sviare gli utenti verso altre pagine dello stesso sito web può essere controproducente, per questo motivo gli esperti di settore suggeriscono di slegare le landing page dalla struttura delle altre pagine dello stesso sito web. Dalle pagine d’atterraggio non deve essere possibile uscire se non dopo aver compiuto l’azione che ci si aspetta.
Altri elementi per catturare l’attenzione sono il
colore, che dev’essere allineato con la comunicazione di segmento, il
copywriting persuasivo, soprattutto rispetto alla call to action e la
disposizione degli elementi nello spazio della pagina in funzione delle logiche di conversione. Per aumentare la percezione di affidabilità, suggeriamo di aggiungere
recensioni del servizio (magari reali) e tali da validare le informazioni presentate dal copywriting persuasivo.
Conclusioni: Persone che parlano con altre persone
Leggendo questa guida potresti pensare che l’engagement sia garantito dalle capacità tecniche e dalle conoscenze specifiche rispetto ai singoli canali di comunicazione, ma nella realtà delle cose, al di là del dato tecnico l’engagement dipende
dal modo in cui ci poniamo rispetto ai nostri interlocutori, dal
valore che riusciamo a produrre e dall’essere costanti nel condividerlo.
Il mondo di valori ironici e altruistici di Ceres sono vincenti sui social media perché fanno presa su tutti quegli utenti che si ritrovano a condividerli. La gentilezza e la prontezza di spirito di Gianni Morandi catturano tutti gli utenti sorpresi nello scoprire che si può mantenere un equilibrio invidiabile anche prendendo i peggiori insulti. In ogni caso quello che emerge è l’umanità. Al di là di quella, la tecnica è solo tecnica.