Mentre i cittadini accedono sempre più frequentemente ai servizi online e acquistano sempre più prodotti online, l' eCommerce diventa sempre più un punto di riferimento per il business delle imprese.
Le tendenze più recenti infatti indicano
una forte propensione degli utenti all’acquisto tramite i canali digitali, ma anche un crescente impegno delle società per guadagnare visibilità e incrementare il giro di affari tramite l’online.
Un dato importante, in questo senso, arriva dall’
Osservatorio Multicanalità della School of Management del Politecnico di Milano. Nel 2019, otto italiani su dieci sono stati consumatori multicanale (43,9 mln) e il 53% ha usato servizi di eCommerce (27,8 milioni). Nell’ultimo anno, il digitale ha avuto un ruolo nel percorso di acquisto dell’83% della popolazione italiana sopra i 14 anni. Fra i consumatori multicanale circa un terzo è rappresentato da InfoShopper, gli utenti che usano la rete solo per informarsi (16,1 milioni, il 37%). Quasi due terzi sono eShopper, coloro che acquistano online (27,8 milioni, il 63%). I Cherry Picker, cioè i nuovi arrivati nel mercato eCommerce, sono il gruppo di eShopper più numeroso (8,1 milioni).
Secondo i responsabili dell’Osservatorio:
“Ci troviamo di fronte a consumatori che vivono la multicanalità come uno spazio integrato (offline e online) di interazione con la marca. Gli individui ormai seguono percorsi di acquisto differenziati in relazione a attitudini e prodotti di interesse e, nel contempo, cambiano comportamento in virtù del contesto in cui si svolge il percorso di acquisto”.
Per quanto riguarda le imprese, ciò che si denota è che il mondo del
business on line è ad una svolta. Per gli imprenditori si tratta di un passaggio obbligato.
Le vendite, infatti, si sposteranno sempre più dagli spazi fisici a quelli virtuali.
Il cambiamento di ogni comparto di business è strettamente legato alla trasformazione digitale in atto. I canali di vendita digitali aprono nuove opportunità commerciali online ed è ormai comprovato che influiscono sul fatturato complessivo dell'azienda.
Al tempo stesso, un
eCommerce ben strutturato è in grado di coinvolgere
consumatori appartenenti a segmenti di mercato specifici, fino a prima vincolati al solo acquisto in negozio.
In alcuni casi i consumatori invece riscontrano svariate difficoltà nel reperire determinati prodotti sul mercato tradizionale, affidandosi così all'online.
Parte da questi presupposti la risposta dei canali di vendita digitali, studiati per avvicinare l’utente finale all’azienda produttrice ed integrare la rete vendita tradizionale. Un servizio supplementare che, se ben gestito, porta valore aggiunto anche all’immagine aziendale e influisce positivamente sulla customer satisfaction.
L’uso “smart” dei dati per leggere le abitudini dei consumatori
Centinaia di miliardi di dollari vengono spesi in tutto il mondo per attirare visitatori su un sito, ma soprattutto per cercare di farli tornare. Solo una minima parte di questa cifra, appena l'1%, viene spesa per il cosiddetto "ultimo miglio", dove i visitatori vengono trasformati in compratori, oppure dove viene ottimizzato il valore dei clienti esistenti, vale a dire quelli già "convertiti".
Quale interprete del settore eCommerce,
idealo ha analizzato le abitudini di acquisto degli italiani e ha prodotto un report approfondito.
I dati dello studio comprendono le statistiche sulle categorie merceologiche più cercate online, interessanti indicazioni sui differenti profili demografici degli utenti in materia di abitudini d’acquisto digitale e dati relativi alla rivoluzione mobile innescata da un sempre maggiore utilizzo dello smartphone.
Secondo un sondaggio condotto a fine 2018 da idealo tramite Bilendi, uno dei principali fornitori mondiali di soluzioni relative al campionamento e alle ricerche di mercato, elettronica, moda e calzature, le sneakers sono tra le categorie merceologiche più desiderate online dagli Italiani (rispettivamente 46,6%, 41,7% e 40,3%). A seguire troviamo i videogiochi e i giocattoli (28,9%) e tutto quanto è necessario per i più piccoli (26,9%). Inoltre, grande rilevanza hanno i prodotti per la cura del corpo così come il design e l’arredamento.
Sempre in base ai dati rilevati da Bilendi per idealo, il 76% degli acquirenti digitali italiani effettua in media almeno un acquisto online al mese. Il 19% dei consumatori digitali – i cosiddetti consumatori intensivi – acquistano online almeno una volta alla settimana; seguono i consumatori abituali (57%, ovvero coloro che acquistano online almeno una volta al mese) e infine vi sono i consumatori sporadici (24%) che praticano shopping online una volta a trimestre o meno.
Tale divisione mostra come il mercato digitale italiano sia dominato dagli acquirenti abituali: un e-consumer italiano su due acquista online almeno una volta al mese se non di più. Interessante notare anche come il 35% del campione preso in esame consulti sempre un comparatore di prezzi prima di effettuare un acquisto. Un altro 35% se ne avvale invece spesso.
Il consumatore digitale italiano, chi è?
Nel nostro Paese, i consumatori digitali
tra i 35 e i 44 anni sono quelli predominanti e rappresentano il 27,0% del totale,
seguiti dai 25 - 34enni (22,4%)
e dai 45 - 54enni (20,9%).
Un consumatore italiano su due utilizza lo smartphone per lo shopping online e per la comparazione prezzi. In particolare, i dati ricavati dalle abitudini di acquisto registrate sul portale italiano di idealo mostrano che il 38,9% degli utenti utilizza PC o laptop, il 52,5% predilige lo smartphone e solo l’8,6% il tablet.
Chi si connette in mobilità preferisce nel 74,6% dei casi un dispositivo Android mentre iOS si attesta sul 23,6%.
I consumatori digitali italiani sono particolarmente attenti alle recensioni online e alle possibilità di risparmio: il 93% legge spesso test o guide all‘acquisto, mentre il 90% legge spesso recensioni e opinioni di altri utenti.
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