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Evitare il vendor lock-in anche sul cloud

28/06/2022
Evitare il vendor lock-in anche sul cloud
Enterprise
Come sappiamo, il vendor lock-in crea barriere all’entrata nel rapporto tra cliente e fornitore, rendendo molto difficile per il primo slegarsi dal secondo, per via dei costi di uscita.
Uno scenario che blocca l’innovazione e che soffoca, sul nascere, l’attuazione di soluzioni migliori di quelle che si usano, proprio a causa della dipendenza che si crea nel business.

In tempi di risoluzione della pandemia e conseguente crisi economica, evitare il lock-in è quanto mai necessario per far evolvere il proprio operato, migliorandolo di volta in volta con le tecnologie che il mercato mette a disposizione.
Il cloud può essere una via preferenziale per il cosiddetto ‘no lock-in’ e in modo particolare il multi-cloud. Soluzioni cloud interoperabili permettono di eliminare, alla fonte, il rischio di vendor lock-in, riducendo i monopoli nell’IT.

La paura del lock-in deriva dall'utilizzo di software locale obsoleto. I problemi con le licenze un tempo erano la preoccupazione più comune dei dipartimenti IT, anche per le difficoltà nel discernere le condizioni specifiche di una licenza. Così, diventava critica la situazione scaturita dalla diminuzione della qualità di un servizio offerto o dalla modifica delle proprie condizioni contrattuali.
Cosa fare a quel punto? O si continua con lo stesso fornitore oppure si può passare ad un terzo, con il rischio di perdere i dati e dover riconfigurare tutto da zero.
Il MultiCloud permette invece di dividere gli elementi dell’infrastruttura che si usa tra più provider. Tale divisione consente di cambiare rapidamente uno degli elementi, qualora si avesse l’esigenza di adottare un approccio diverso, non offerto dal primo provider o, semplicemente, si abbia voglia di cambiare gestore. Inoltre, le piattaforme cloud hanno la caratteristica di essere scalabili, consentendo di allocare facilmente più o meno risorse a seconda dei volumi di carico differenti.

Non a caso, l’European Interoperability Framework (EIF) lo scorso agosto ha fortemente invitato le aziende a puntare su piattaforme open per evitare il rischio del lock-in. Per EIF è necessario rafforzare l’interoperabilità dei servizi pubblici nell’Unione Europea: “L’agenda digitale può decollare solo se è assicurata un’interoperabilità basata su standard e piattaforme aperte”.

Adottare i servizi cloud per dimenticarsi del lock-in permette di sfruttare il potenziale della tecnologia anche in termini di flessibilità e personalizzazione, aspetti cardine in qualsiasi settore produttivo. Tra i benefici, la possibilità di integrazione con i sistemi aziendali, la riduzione degli sprechi per strumenti obsoleti, la capacità di abilitare le tecnologie di Industria 4.0.
La chiave è pensare al futuro e sviluppare una strategia che tenga conto del momento in cui si decida di lasciare un provider per un altro. Per raggiungere gli obiettivi, è importante fare affidamento su un partner esperto e certificato, che veda nella personalizzazione del servizio il vero valore aggiunto di questa tecnologia.

Solo in questo modo ci si può garantire ai clienti di spostare le loro informazioni da una parte all’altra, senza l’utilizzo di formati proprietari che ne rendano impossibile la lettura su piattaforme differenti.
Ma anche provvedere a eseguire backup periodici delle informazioni, così che il cliente possa accedervi quando necessario, anche in locale.
Con un MultiCloud davvero aperto e interoperabile, un'azienda si slega da marchi e relative prestazioni, per ottenere il massimo dell’affidabilità e della sicurezza e restituire ai suoi utenti finali un servizio rapido, efficiente e sicuro.

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