Il mercato del cloud si sta evolvendo velocemente anche a seguito della pandemia, che ha svolto un ruolo importante nello spingere le aziende a ripensare i loro modelli di adozione. Con il passaggio al
remote working, tante imprese hanno scelto soluzioni cloud per rendere il lavoro dei dipendenti maggiormente flessibile, senza perdere in produttività. Tra le tradizionali differenziazioni che si fanno quando si parla di
cloud, privato, pubblico e ibrido, è quest’ultimo quello che, più di altri, permetterà alle organizzazioni di
pianificare meglio il business per il futuro.
Il
cloud ibrido è la
soluzione giusta per soddisfare le esigenze della forza lavoro distribuita grazie ad
agilità ed
efficienza. Secondo un
report di Gartner, le organizzazioni hanno pianificato un aumento costante della spesa IT per il cloud computing, con una visione che parte dal 2021. Come piattaforma cardine per lo sviluppo e la fruizione di servizi digitali, dinamici per carichi di lavoro, il cloud ibrido è, per Gartner, la soluzione che il
40% delle imprese sceglierà come vettore di trasformazione entro il 2023. E questo senza considerare le innumerevoli opportunità che l’hybrid cloud offre per chi necessita di una spinta ulteriore all’
innovazione, tra cui le inferenze con l’
Intelligenza Artificiale, il
machine learning, l’
IoT e l’
edge computing.
Da dove nasce
Il cloud ibrido è un ambiente che utilizza una combinazione di
servizi cloud locali,
privati e di
terze parti con
l'orchestrazione tra queste piattaforme. Ciò comporta in genere una connessione da un data center locale a un cloud pubblico, che può coinvolgere anche altre risorse private, inclusi dispositivi perimetrali o altri cloud. In un modello di cloud ibrido,
le aziende distribuiscono i carichi di lavoro in ambienti IT privati o cloud pubblici e si spostano da uno all'altro man mano che le esigenze di elaborazione e i costi cambiano. Ciò offre all'azienda una maggiore flessibilità e più opzioni di distribuzione dei dati. Un carico di lavoro sul cloud ibrido include funzionalità di
rete, hosting e servizi web applicativi.
Sebbene i termini siano talvolta discussi in modo intercambiabile, esistono
differenze fondamentali tra i
modelli ibridi e multi-cloud. Un cloud ibrido crea
un unico ambiente in cui operare in locale, risorse private e risorse cloud pubbliche. Un
multi-cloud è costituito da due o più provider di cloud pubblici ma non richiede un componente privato o locale.
I vantaggi dell’ibrido
L’hybrid cloud consente ad un'azienda di distribuire i propri
carichi di lavoro più sensibili in un cloud locale e di ospitare
risorse meno critiche su un provider di cloud pubblico di terze parti. Questo approccio permette alle organizzazioni di
ottenere il meglio dai modelli cloud pubblici e privati. I vantaggi principali del cloud ibrido sono sintetizzabili in
flessibilità, total cost of ownership,
agilità, resilienza, conformità.
Parlando di
flessibilità, le aziende lavorano con vari tipi di dati in ambienti disparati e adattano la propria infrastruttura. Una configurazione di cloud ibrido utilizza i sistemi tradizionali e la più recente tecnologia cloud, senza un impegno completo nei confronti di un fornitore. Le organizzazioni possono migrare i carichi di lavoro da e verso la propria infrastruttura tradizionale e il cloud pubblico di un fornitore quando necessario.
Per la
gestione dei costi, con un cloud privato, le aziende possiedono e gestiscono l'infrastruttura del data center, che richiede notevoli spese e costi fissi. In alternativa, le risorse e i servizi del cloud pubblico sono contabilizzati come spese operative e variabili. I clienti con un cloud ibrido possono invece scegliere di eseguire carichi di lavoro in qualsiasi ambiente sia più conveniente.
In termini di
agilità e scalabilità, il cloud ibrido offre più opzioni di risorse tramite un provider di cloud pubblico rispetto al data center fisico di un'organizzazione. Ciò semplifica il provisioning, la distribuzione e la scalabilità delle risorse per soddisfare i picchi di domanda.
Quando la domanda supera la capacità del data center locale, un'organizzazione può eseguire un'applicazione nel cloud pubblico per accedere a capacità e scalabilità aggiuntive. Un'azienda potrebbe anche dover eseguire carichi di lavoro in modo ridondante sia in ambienti privati che pubblici.
Resilienza e interoperabilità permettono ai componenti di un carico di lavoro di girare in entrambi gli ambienti e interagire.
Infine, la
conformità. Le organizzazioni in settori altamente regolamentati devono rispettare le restrizioni su dove possono risiedere i dati e questo spesso significa che non hanno la possibilità di spostare determinati carichi di lavoro sul cloud pubblico.
Con il cloud ibrido, le imprese possono conservare i dati in un ambiente privato mentre gestiscono i carichi di lavoro nel cloud oppure gestire i carichi di lavoro in un data center privato e spostare i dati da e verso il cloud pubblico, a seconda delle necessità. Ciò consente di soddisfare i requisiti normativi e di beneficiare comunque dell'elasticità del cloud.
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