Devi rintracciare la PEC di un professionista o di un’impresa oppure il domicilio digitale di una Pubblica Amministrazione? Puoi farlo con gli appositi
Indici nazionali, consultabili gratuitamente da chiunque: l’INI-PEC per gli indirizzi di Posta Elettronica Certificata di imprese e professionisti presenti sul territorio italiano e in regola con l’obbligo di dotazione e comunicazione del domicilio digitale confermato dal decreto Semplificazioni, l’IPA per i domicili digitali di PA e gestori di pubblici servizi. In futuro il sistema sarà completato dall’INAD, l’Indice nazionale dei domicili digitali delle persone fisiche e degli altri enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione in albi professionali o nel Registro Imprese.
Una volta, per poter conoscere il numero del telefono di casa di una persona o di un’attività risultava indispensabile disporre degli elenchi telefonici e delle Pagine gialle in formato cartaceo. Poi, sono comparsi dei servizi online che consentivano, tramite CD-ROM o internet, la consultazione degli elenchi degli abbonati ai servizi telefonici.
Oggi, nell’epoca della digitalizzazione - in cui è divenuto obbligatorio, per imprese e professionisti iscritti in Albi ed elenchi istituiti con legge dello Stato, dotarsi di un proprio domicilio digitale da comunicare al Registro delle imprese e ai relativi Ordini e Collegi di imprese - la stessa funzione, per quanto riguarda le comunicazioni di atti “ufficiali” digitali, è svolta dagli indici pubblici degli indirizzi di PEC e dei domicili digitali.
Si tratta, rispettivamente, di:
- INI-PEC, l’indice nazionale che raccoglie tutti gli indirizzi di Posta Elettronica Certificata PEC delle imprese e dei professionisti presenti sul territorio italiano (istituito dal MiSE);
- IPA, l’indice dei domicili digitali delle Pubbliche Amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi (gestito dall'Agenzia per l'Italia Digitale), e
- INAD, l’indice nazionale dei domicili digitali delle persone fisiche e degli altri enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione in albi professionali o nel Registro Imprese (ancora in fase di attuazione, attesa anche la mancanza di un obbligo di elezione del domicilio digitale a carico di tali soggetti).
INI-PEC
È l’
Indice Nazionale degli Indirizzi di Posta Elettronica Certificata di imprese e professionisti istituito dal Ministero dello Sviluppo economico. Realizzato da InfoCamere in attuazione del D.L. n. 179/2012, l’INI-PEC è uno strumento di grande rilevanza che consente di velocizzare le comunicazioni tra le aziende, tra impresa e clienti, tra professionisti e imprese.
Senza bisogno di autenticazione o di programmi aggiuntivi, chiunque, gratuitamente, può accedere alla sezione di ricerca del portale (
https://www.inipec.gov.it/) e
cercare l'indirizzo PEC di proprio interesse.
Grazie a una pratica funzione di “cerca indirizzo PEC”, inserendo dati quali nome, cognome, codice fiscale e provincia, è possibile risalire all’indirizzo PEC o, all’inverso, inserendo l’indirizzo PEC, è possibile rintracciarne il “proprietario” (funzione “Di chi è questa PEC?”).
Naturalmente, in questo Indice, troveremo tutte le PEC valide e attive che sono state comunicate al Registro Imprese nonché agli Ordini e ai Collegi di appartenenza rispettivamente dalle imprese (individuali e costituite in forma societaria) e dai professionisti (avvocati, notai, biologi, veterinari, ostetriche, etc.) iscritti in Albi ed elenchi istituiti con legge dello Stato: a loro volta, è compito del Registro Imprese e degli Ordini/Collegi inviare in modo puntuale i dati aggiornati all’INI-PEC, secondo le modalità previste dalla legge, in modo da avere un elenco sempre aggiornato.
IPA
È l’
Indice dei domicili digitali delle Pubbliche Amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi (
https://indicepa.gov.it/). Sviluppato in coerenza con le Linee Guida emanate dall’Agenzia per l’Italia Digitale e da questa gestito, l’IPA è l’elenco pubblico di fiducia contenente i domicili digitali (per adesso, in concreto, le PEC) da utilizzare per le comunicazioni e per lo scambio di informazioni e per l’invio di documenti validi a tutti gli effetti di legge tra le PA, i gestori di pubblici servizi e i privati.
In particolare:
- i domicili digitali di un ente sono gli indirizzi elettronici associati alle sue Aree Organizzative Omogenee (AOO), che corrispondono ai relativi registri di protocollo (in pratica, i canali ufficiali per l’invio di istanze e l’avvio di procedimenti amministrativi);
- i domicili digitali di un ufficio sono quelli dell’Area Organizzativa Omogenea (AOO) ad esso associata.
L’elenco delle Aree Organizzative Omogenee si trova nella pagina
Web Services di Indicepa.gov.it: compilando un apposito form si può richiedere un Authorizzation ID per reperire anche altre informazioni, ad esempio sulle unità organizzate di un ente e sui servizi di fatturazione elettronica. L’IPA rappresenta, infatti, anche l’archivio di riferimento per poter individuare i “
codici univoci” degli
uffici di fatturazione elettronica delle PA e delle società in conto economico consolidato (le informazioni sulla fatturazione elettronica della PA sono disponibili all'indirizzo fatturapa.gov.it).
I contenuti dell'IPA sono strutturati in
tre categorie:
- informazioni di sintesi sull’Ente;
- informazioni sulla struttura organizzativa e gerarchica e sui singoli uffici (Unità Organizzative - UO), corredate con informazioni di dettaglio;
- informazioni sugli uffici di protocollo, cioè sulle AOO.
Fare una ricerca nell’IPA è abbastanza semplice e intuitivo, si può partire dal digitare il nome della PA nell’apposita barra (ad esempio, Agenzia delle Dogane) e poi navigare tra i risultati, sino a individuare gli indirizzi fisici degli uffici, oppure utilizzando i dati in proprio possesso (ad esempio, ricerche per codice fiscale, per PEC, per servizio, per social network istituzionali per codice univoco, oppure, più banalmente scorrendo l’elenco di tutti gli enti in ordine alfabetico).
I dati sono aggiornati a cura degli stessi Enti, con cadenza almeno semestrale: data e ora dell’ultimo aggiornamento sono indicati sulla home page sul sito in corrispondenza della barra di ricerca.
INAD
In futuro, a completare il sistema, è prevista l’istituzione dell’INAD, l’Indice nazionale dei domicili digitali delle
persone fisiche e degli
altri enti di diritto privato
non tenuti all’iscrizione in albi professionali o nel Registro Imprese. Per ora, le modalità di realizzazione e gestione operativa dell’INAD sono contemplate dalle Linee Guida adottate ai sensi dell’art. 71 del Codice dell’Amministrazione Digitale (D.Lgs. n. 82/2005), che sono state oggetto di una consultazione pubblica sino al 10 luglio 2020.
L’INAD verrà realizzato e gestito dall’AGID (“Gestore INAD”) che vi provvederà avvalendosi di InfoCamere S.c.p.A. quale struttura informatica delle Camere di commercio già deputata alla gestione dell’elenco INI-PEC.
In questo elenco pubblico verranno iscritti i domicili digitali eletti ai sensi dell’art. 3-bis, commi 1-bis e 1-ter, CAD destinati alle comunicazioni aventi valore legale effettuate dai soggetti privati o dai soggetti di cui all’art. 2, comma 2, CAD e, con riferimento a questi ultimi, altresì alle comunicazioni connesse al conseguimento di finalità istituzionali (si pensi agli
avvisi di pagamento, alle
notifiche, alle
multe).
In particolare, potranno eleggere il proprio domicilio digitale mediante iscrizione nell’INAD:
- le persone fisiche che avranno compiuto il 18° anno di età e capaci di agire;
- gli enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione in albi professionali o nel Registro delle imprese e, quindi, all’iscrizione del proprio domicilio digitale negli elenchi INI-PEC o IPA.
A cura di Wolters Kluwer