Le API (Application Programming Interface) sono strumenti molto potenti, diventati una parte essenziale nello sviluppo web moderno. La loro forza poggia nel poter consentire alle applicazioni di comunicare tra loro e di scambiarsi dati o funzionalità in maniera strutturata. Un esempio classico è quando un sito utilizza l'API di Google Maps per mostrare una mappa o per cercare indicazioni stradali.
Integrare un'Application Programming Interface in un progetto web significa collegare l'applicazione di un servizio esterno, gestire richieste e risposte e utilizzare i dati ottenuti per migliorare l'esperienza utente. Questa guida ti spiegherà come fare tutto ciò passo per passo, con suggerimenti discorsivi e strategie pratiche.
Che cosa sono le API
Prima di immergerci in tutte le possibilità e le condizioni necessarie a procedere con la loro integrazione, è fondamentale comprendere cosa sono le API e come funzionano.
Un'API è un insieme di regole e di specifiche che consentono alle applicazioni di interagire tra loro. In sostanza, è un intermediario che permette a un software di richiedere dati o servizi da un altro. Per analogia, possiamo rappresentarle come dei "ponti" tra sistemi che permettono di evitare di dover costruire ogni funzionalità da zero sfruttando, invece, strumenti già esistenti.
Tecnicamente, un'Application Programming Interface utilizza un protocollo di comunicazione, come HTTP (Hypertext Transfer Protocol), per inviare richieste e ricevere risposte. Le richieste contengono informazioni specifiche, come l'endpoint dell'API (cioè il punto di comunicazione tra il client e il server), dove avviene lo scambio di dati, e i parametri e l'autenticazione, mentre le risposte contengono i dati richiesti o un messaggio di errore. Ogni API ha il proprio insieme di linee guida, inclusi dettagli su come autenticarsi, quali metodi (come GET, POST, PUT o DELETE) supporta, e come formattare correttamente le richieste.
Un altro concetto da non trascurare è quello delle chiavi API, codici che identificano univocamente l'applicazione e permettono di accedere ai suoi servizi e di completare i processi di autenticazione e di autorizzazione delle richieste. In genere, per ottenere una chiave API, dovrai registrarti sul sito web del suo fornitore e seguire le istruzioni.
Come scegliere l'API giusta
La scelta dell'API giusta dipende dalle funzionalità che si desidera aggiungere al sito. Dopo aver selezionato i servizi più adatti alle proprie esigenze, è importante effettuare alcune verifiche preliminari, tenendo in considerazione alcuni fattori, a partire dalla documentazione, che è essenziale per comprendere il funzionamento del servizio e dovrà essere, pertanto, completa, aggiornata e chiara in ciascuno dei suoi punti. Poiché si tratta di risorse complesse, prima di procedere all'integrazione, è importante avere la certezza di poter contare su un supporto tecnico affidabile. Ultimo, ma non meno importante, è il tema dei costi: in Rete se ne trovano diverse gratuite ma se il progetto nel quale l'API dev'essere integrata è di tipo professionale è più opportuno orientarsi su un servizio premium, valutando in base al tuo budget e alle tue esigenze se è più conveniente una modalità di pagamento flat, in abbonamento, oppure a consumo.
Come integrare l'API
Una volta scelta l'API e ottenuta la relativa chiave, puoi iniziare a integrarla nel tuo sito.
Se l'API prevede una libreria o un SDK (Software Development Kit) bisognerà nel proprio progetto. In caso contrario, dovrai utilizzare il codice fornito nella documentazione fornita dal provider.
Per inviare richieste, bisognerà utilizzare lo stesso linguaggio di programmazione con il quale si è realizzato il sito per inviare al sistema richieste HTTP, includendo anche la chiave nell'intestazione. Una volta giunte a destinazione in formato JSON o XML , le risposte dovranno essere elaborate, analizzate e sottoposte all'estrazione dei dati necessari, con lo stesso linguaggio di programmazione utilizzato per le interrogazioni. Tali risultati potranno, quindi, essere visualizzati sul sito mediante l'utilizzo del linguaggio HTML, dei fogli di stile CSS e javaScript
Oltre all'integrazione delle mappe che abbiamo citato in partenza, gli usi generalisti più diffusi riguardano i feed dei social media mediante le interfacce applicative che tutte le principali piattaforme, da Facebook a Instagram e X, rendono disponibili per far sì che i loro utenti possano interagire direttamente dal sito oppure, per tutte le attività di e-commerce, le interfacce dei sistemi di pagamento quali PayPal o Stripe, per dare ai clienti la garanzia di poter effettuare acquisti sicuri.
Come ottimizzare il processo di integrazione dell'API
Per assicurarsi che l'integrazione delle API nel tuo sito venga effettuata e proceda nel migliore dei modi possibili, il consiglio è quello di seguire alcuni precetti generali, prima e dopo il processo. Sul fronte della programmazione, può rivelarsi molto utile fare ricorso alle librerie e agli SDK fornite dal provider per semplificare le procedure e ridurre la quantità di codice che i propri programmatori dovranno scrivere. C'è, inoltre, da considerare un aspetto molto importante quando si ha a che fare con le Application Programming Interface: la gestione degli errori. La casistica, in questo caso, è molto ricca: si va dell'inattività del server, alla chiave scaduta fino a problemi nella sintassi della richiesta, i problemi di connessione, le risposte non valide o i limiti di utilizzo del servizio.
Per ridurre al minimo il rischio di problemi, è buona norma effettuare test preliminari prima di procedere con l'integrazione nel codice e, a questo scopo, esistono numerosi strumenti che ti permetteranno di inviare facilmente richieste API, verificare le risposte e assicurarsi, così, che tutto funzioni come previsto. Allo stesso modo, sul lato dell'utente, è bene premurarsi di implementare meccanismi di fallback (le soluzioni di riserva che entrano in funzione quando il sistema principale fallisce o non è disponibile), o messaggi di errore che lo informino in caso di problemi, con formule del tipo: "Impossibile recuperare i dati meteo al momento. Riprova più tardi".
Un altro aspetto molto importante è quello della quantità di richieste che possono essere effettuate in direzione dell'API. Quando sono numerose, soprattutto se il volume dei dati è elevato, per migliorare le prestazioni, è consigliabile fare ricorso a tecniche di caching. Si tratta della tecnica che salva dati o risorse in una memoria veloce - la cache, appunto - per ridurre i tempi di accesso in modo da memorizzare in via temporanea i dati ottenuti in risposta dall'API e di utilizzarli per un periodo definito, riducendo il numero di richieste da inviare.
Un esempio significativo può essere quello di un sito che utilizza un'API per ottenere gli ultimi post di un blog. In questo caso, invece di far partire una nuova richiesta ogni qualvolta l'utente visita la pagina, sarà possibile far memorizzare i post dal browser e aggiornarli ogni 10 minuti.
Infine, quando si decide di integrare delle API nel proprio sito, è importante tenere traccia del loro utilizzo e assicurarsi che funzioni correttamente nel tempo, anche perché, come tutte le applicazioni esterne, possono subire aggiornamenti o modifiche: è quindi buona pratica monitorarle e effettuare, nel caso, i necessari interventi al codice.