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Intelligenza Artificiale e SEO: tutto quello che c'è da sapere

05/06/2024
Intelligenza Artificiale e SEO: tutto quello che c'è da sapere
PMIPrivatiProfessionisti
L'Intelligenza Artificiale (AI) sta cambiando - in modo radicale - anche il mondo delle ricerche online e della loro ottimizzazione per i search engine (SEO).

Da un lato, troviamo i motori di ricerca che stanno sfruttando le abilità offerte dall'AI per garantire agli utenti risultati più precisi ricchi e pertinenti, dall’altro si collocano invece le attività SEO delle property online. Quest’ultime sfruttano l’Intelligenza Artificiale per rendere il lavoro di ottimizzazione più efficiente e per costruire strategie adatte ad assecondare le continue  metamorfosi che rivoluzionando il modo di indicizzare i contenuti e posizionare i siti web.

Dai primi passi ai giorni nostri

Tutto ha inizio nel 2015, quando Google rilascia Rank Brain, un sistema di deep learning che scardina il metodo classico di collegare il risultato delle ricerche alle sole parole-chiave usando, invece, i termini che vengono digitati nella search bar per cercare di interpretare e capire ciò che l’utente sta realmente cercando al di là di quello che scrive.

Negli anni, questa logica di funzionamento è stata costantemente aggiornata e potenziata, raggiungendo, nel 2021, un’importante milestone con l’aggiornamento MUM, l’acronimo di Multitask Unified Model, letteralmente “modello unificato di operazioni svolte contemporaneamente”, un algoritmo sviluppato sfruttando le tecnologie più innovative dell’intelligenza artificiale in grado di comprendere query anche molto complesse poste dall’utente e raggrupparle nella SERP, attraverso una sintesi di concetti, in una sola sessione di ricerca.

Secondo gli studi più recenti, nell’arco del 2024, oltre la metà di tutti i SEO manager prevede di integrare le funzionalità dell’AI generativa nei propri flussi di lavoro, con l’obiettivo primario di affidare alle macchine parte del lavoro di ottimizzazione e abbattendo drasticamente le eventualità di errori umani.

Il dono della pertinenza

Nella ricerca tradizionale delle keyword migliori per il proprio sito, l’individuazione di termini a bassa concorrenza e ad alto volume di ricerca richiede molto tempo. Occorre infatti inserire le parole-chiave di partenza, filtrare i risultati e valutare quanto siano davvero competitive sul mercato di pertinenza.

Grazie alle sue capacità di analisi avanzata dei dati, l'Intelligenza Artificiale è eccezionalmente abile nell'identificare gli argomenti emergenti e scoprire le lacune e, suggerire (o creare) contenuti mirati e pertinenti capaci di essere più performanti nel portare alla conversione.

Per dirla in termini più pratici, l’AI può raggruppare le parole-chiave e identificare le sfumature al loro interno per garantire che i contenuti siano adatti a catturare e a coinvolgere il segmento di pubblico desiderato, sfruttando anche tutti quei sottoinsiemi tecnologici che sono in grado di esaminare grandi serie di parole-chiave relative a un determinato argomento, e di ridurre il lavoro necessario per dimostrare l'autorevolezza e l'affidabilità di un determinato set di dati.

Una volta individuate le keyword rilevanti, altri strumenti gen AI possono generare una prima bozza di contenuti che rispettino le linee guida SEO e aggiornare o perfezionare quelli già pubblicati in modo da renderli più coerenti ai comportamenti di ricerca degli utenti e, prevedendo i trend di ricerca futuri grazie agli algoritmi predittivi, massimizzare la loro attinenza per i search engine.

In questo senso, la parola d’ordine è personalizzazione, con gli algoritmi di Machine Learning (ML) che analizzano il comportamento degli utenti per comprendere meglio i loro intenti di ricerca, e per fornire risultati sempre più rilevanti.
Il vantaggio, in questo caso, è dato dal fatto che quando i visitatori trovano contenuti perfettamente in linea con le loro esigenze, è più probabile che rimangano, esplorino e interagiscano con il sito web più a lungo. Di conseguenza, questo maggior coinvolgimento contribuisce ad aumentare la visibilità nei risultati dei motori di ricerca poiché Google giudicherà rilevante un sito così ben frequentato, premiando il suo posizionamento SEO.

Le migliorie nella link building

Una strategia di link building si basa sul fatto che quando un sito web ha numerosi link di alta qualità che puntano nella sua direzione (i cosiddetti backlink) è considerato più autorevole e tende a posizionarsi più in alto nelle SERP (Search Engine Results Page), le pagine che contengono i risultati delle ricerche.

In questo caso l'Intelligenza Artificiale può aiutare a trovare siti web rilevanti da cui acquisire link utilizzando il NPL (Natural Process Language), il sottoinsieme dell’AI che si concentra sulla capacità dei computer di comprendere, interpretare e generare il linguaggio umano in modo naturale.

Inoltre, l’AI può identificare i backlink di bassa qualità o di spam che potrebbero danneggiare la SEO grazie ai suoi algoritmi deputati a monitorare e analizzare le loro prestazioni.

L’AI nella SEO on-page

La SEO on-page ottimizza le singole pagine per ottenere un posizionamento più elevato e, di conseguenza, un traffico più rilevante. Le sue pratiche tradizionali includono l'ottimizzazione dei meta tag e delle strutture degli URL oltre all'inserimento di parole-chiave ad alto volume all’interno dei contenuti.

Con l'integrazione dell'Intelligenza Artificiale, è possibile valutare la leggibilità e la pertinenza dei contenuti, suggerire keyword accurate, ottimizzare le meta-descrizioni e persino prevedere in che modo le modifiche di questi elementi potrebbero influire sulle classifiche di ricerca.

Inoltre, gli strumenti di AI, dotati di capacità di apprendimento automatico, analizzano i dati di migliaia di siti web per comprendere meglio i fattori di ranking e regolare efficacemente gli elementi SEO on-page.

Le best practice nella user experience

Anche l'AI e la UX (user experience), l’esperienza di navigazione dell’utente, possono convergere sull'analisi predittiva e sull'obiettivo di interpretare i comportamenti umani e prevedere le azioni successive del fruitore del sito.
In base alla cronologia di navigazione, alle preferenze e al comportamento dell'utente, l'Intelligenza Artificiale è in grado di prevedere e visualizzare i contenuti più rilevanti per l'utente, in una UX personalizzata che aumenta il coinvolgimento e la soddisfazione degli utenti.

Una SEO tecnica più semplice da implementare

La SEO che viene definita “tecnica” comprende tutto l’apparato che riguarda l’architettura e l’alberatura del sito, cioè il modo in cui i suoi contenuti sono organizzati, in cartelle, file, pagine, dalla sitemap al codice sorgente fino all’apparato di tag e di link.

L'Intelligenza Artificiale può rendere anche la sua gestione più semplice ed efficiente grazie a strumenti che automatizzano l'identificazione e la correzione dei link non funzionanti, ottimizzano le sitemap, assicurano che i bot dei motori di ricerca indicizzino le pagine del sito web e individuano potenziali problemi tecnici nelle meta-descrizioni, nelle strutture degli URL e nella compatibilità con i dispositivi mobili.

I potenziali ostacoli

Nonostante le enormi opportunità che l’intelligenza artificiale può offrire nei contesti SEO, la costruzione di modelli di AI specifici per questo ambito può rivelarsi complessa e richiedere molte risorse specializzate e investimenti nelle infrastrutture tecnologiche.

In relazione alle questioni etiche, inoltre, occorre tenere in considerazione il fatto che gli algoritmi sono efficaci e precisi soltanto nella misura in cui lo siano anche i dati su cui si basano, dai quali imparano e prendono decisioni basate su modelli e correlazioni.

I modelli di Intelligenza Artificiale dipendono dalla ricchezza, dall'accuratezza e dalla pertinenza dei dati di addestramento da cui attingono le conoscenze. Qualora i dati di addestramento contengano bias (pregiudizi), gli algoritmi siano difettosi o abbiano avuto un'implementazione non corretta, l'IA può replicare e amplificare gli errori quando prende le decisioni.

Un altro problema è l'addestramento dell'IA con contenuti generati dall'IA stessa: con il tempo, l'accuratezza dei risultati può variare in modo significativo e diventare pericolosa se i fatti non vengono verificati.


 
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