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DORA e NIS 2: come trasformare l’obbligo normativo in un’opportunità per rafforzare sicurezza e resilienza aziendale

28/04/2025
DORA e NIS 2: come trasformare l’obbligo normativo in un’opportunità per rafforzare sicurezza e resilienza aziendale
EnterprisePubblica Amministrazione
L’arrivo delle normative europee DORA (Digital Operational Resilience Act) e NIS 2 rappresenta molto più di un semplice adempimento regolatorio. Si tratta di un vero e proprio cambio di paradigma nella gestione del rischio IT, della cybersecurity e della continuità operativa.

Adeguarsi a DORA e NIS 2 significa certamente essere compliant. Ma le imprese più lungimiranti sanno che il vero valore non sta solo nella conformità: la vera opportunità è costruire una resilienza operativa concreta, capace di trasformare l’organizzazione e renderla più solida, reattiva e preparata di fronte a minacce e crisi sempre più complesse.

La resilienza operativa va costruita in anticipo

Il concetto chiave che sta alla base di DORA e NIS 2 è chiaro: la capacità di resistere e rispondere efficacemente a eventi critici non nasce durante l’emergenza. È il risultato di un lavoro strutturato, che coinvolge persone, processi, tecnologie e governance ben prima che un incidente si verifichi.

Non bastano policy o procedure sulla carta. Per costruire davvero un’organizzazione resiliente servono scelte concrete e approcci integrati. Ecco cinque azioni fondamentali che ogni azienda può intraprendere per trasformare le richieste normative in un reale vantaggio competitivo.

Una governance trasversale per gestire rischi e sicurezza

Il primo passo è creare un framework di governance chiaro e condiviso, che superi i silos organizzativi tradizionali. La gestione di cyber risk, IT security e business continuity non può più essere confinata a singoli dipartimenti.

Diventa cruciale costruire una “cabina di regia” capace di coinvolgere tutte le funzioni chiave: IT, risk management, compliance, legal e operation. In molte realtà può essere utile istituire un comitato cyber-rischi o, più semplicemente, individuare poche figure di riferimento e definire ruoli e responsabilità in caso di crisi.

Anche incontri periodici, formali o informali, per condividere minacce emergenti, incidenti, vulnerabilità e priorità operative possono fare la differenza nella creazione di una cultura della resilienza.

Mappare e semplificare i processi critici per aumentare la robustezza operativa

DORA e NIS 2 impongono alle organizzazioni di identificare con precisione i processi essenziali per l’erogazione dei propri servizi. Questa attività rappresenta un’occasione preziosa per rivedere il modello operativo, eliminare ridondanze e comprendere le reali dipendenze – interne ed esterne – dell’azienda.

Non è solo una richiesta formale. Conoscere in modo chiaro quali attività non possono fermarsi e quali fornitori o partner sono coinvolti è determinante per reagire in modo efficace a un’interruzione.

Un semplice documento condiviso, aggiornato e facilmente consultabile può diventare uno strumento operativo fondamentale in caso di emergenza.

Coinvolgere e formare le persone in modo pratico e continuo

La componente umana resta uno degli asset più rilevanti – e più fragili – in termini di sicurezza e resilienza.

Le normative DORA e NIS 2 prevedono percorsi di formazione obbligatoria, ma questa può (e deve) trasformarsi in un’opportunità per diffondere consapevolezza e senso di responsabilità a tutti i livelli.

Non bastano corsi e-learning o materiali statici. È molto più efficace organizzare esercitazioni pratiche, simulazioni di incidenti cyber, tabletop exercise con i manager, workshop operativi che aiutino le persone a comprendere cosa fare – e cosa evitare – in situazioni di crisi.

L’obiettivo è costruire un mindset orientato alla resilienza, dove ogni collaboratore sa come contribuire concretamente alla sicurezza aziendale.

Integrare la resilienza nelle decisioni quotidiane

La gestione del rischio operativo non può essere un’attività separata dalla governance ordinaria. Deve diventare parte integrante di ogni scelta strategica e operativa: dall’introduzione di un nuovo servizio IT al cambio di un fornitore, dall’avvio di una partnership alla gestione di nuovi ambienti cloud.

Inserire una semplice domanda nel processo decisionale – “Cosa succede se questo smette di funzionare?” – è già un primo passo per portare il tema della resilienza nella cultura aziendale.

Valutare l’impatto potenziale di un’interruzione, identificare i rischi associati e pianificare eventuali contromisure devono diventare abitudini consolidate in ogni iniziativa aziendale.

Sfruttare la reportistica come strumento di consapevolezza e guida agli investimenti

DORA e NIS 2 introducono obblighi di reporting sempre più strutturati. Questo non deve essere visto come un mero esercizio burocratico, ma come un’opportunità per fornire ai vertici aziendali una fotografia chiara e aggiornata dei rischi e delle vulnerabilità.

Un reporting efficace – anche in forma semplice, come un cruscotto o un documento Excel aggiornato periodicamente – consente al management di prendere decisioni informate su investimenti, priorità e strategie di mitigazione.

In questo modo, la reportistica diventa una leva per sensibilizzare tutta l’organizzazione e per rendere la sicurezza un tema di business, non solo IT.

Cloud, sicurezza e resilienza: un percorso evolutivo per ogni azienda

L’adeguamento a DORA e NIS 2 è certamente impegnativo. Richiede tempo, risorse e un cambio di mentalità. Ma rappresenta anche un’occasione strategica per evolvere l’intera organizzazione verso modelli più robusti, agili e sicuri.

Le soluzioni cloud e i servizi di cybersecurity giocano un ruolo fondamentale in questo percorso: dalla protezione degli asset critici alla gestione centralizzata dei rischi, dalla detection & response avanzata alla continuità operativa garantita da infrastrutture resilienti.

Investire oggi in piattaforme cloud sicure, soluzioni di sicurezza gestita, tecnologie di monitoring e response, significa non solo rispondere a un’esigenza normativa, ma costruire una vera capacità di resistere, reagire e crescere in un contesto sempre più incerto e minaccioso.

Perché la vera sfida non è solo essere compliant. È essere resilienti. Sempre.

Per approfondire il tema, rivedi il webinar on demand.

Per capire quali gap colmare e quali azioni correttive intraprendere, effettua il test di autovalutazione di conformità per il regolamento DORA e la direttiva NIS 2.


 
 
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