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Headless CMS Hosting: tutto quello che c'è da sapere

05/06/2024
Headless CMS Hosting: tutto quello che c'è da sapere
PMIPrivatiProfessionisti
In un mondo digitale in costante evoluzione, l'Headless CMS Hosting è emersa come una delle principali soluzioni innovative per la gestione dei contenuti online.

Questo approccio, che può fregiarsi, a tutti gli effetti, dell’etichetta di rivoluzionario va oltre il tradizionale CMS Content Management System, offrendo flessibilità, scalabilità e libertà creativa senza precedenti, e candidandosi a condurre una vera e propria evoluzione disruptive nell’architettura dei contenuti.

Che cos’è un Headless CMS Hosting

Un CMS di tipo Headless (letteralmente, "senza testa", ndr) si differenzia dai suoi simili tradizionali perché la parte di back-end, responsabile della creazione e della gestione dei contenuti, è disaccoppiata da quella di front-end, l'interfaccia visuale attraverso cui i contenuti sono presentati agli utenti. Questa separazione permette una maggiore flessibilità nell'adattare i contenuti a diversi dispositivi e canali.

In questo modo, i creatori di contenuti ottengono un editor completamente personalizzato e modelli di dati strutturati, mentre gli sviluppatori dispongono di meccanismi di distribuzione dei contenuti standard e hanno la libertà di scegliere le tecnologie e i framework per i livelli di presentazione che preferiscono.

Per esempio, in un sistema complesso nel quale convivono generazioni di prodotti differenti, è possibile passare a tecnologie di presentazione più recenti senza influire sulla creazione o sulla gestione dei contenuti. Di conseguenza, l'infrastruttura di questi ultimi diventa più agile e resiliente ai cambiamenti. Dal lato dell’utente, questo significa che si potranno ricevere gli stessi contenuti di alta qualità dove e come si desidera.

Questo sistema si presta in modo particolare per le attività di e-commerce, quando occorre aggiornare le pagine su più piattaforme contemporaneamente, anziché una per volta. Si tratta di una relazione "uno a molti" che mantiene il sito aggiornato in tempo reale: basterà, infatti, effettuare la modifica una sola volta perché si rifletta automaticamente in decine di siti, anziché apportarla su ciascuna piattaforma.
In questo diverso paradigma strutturale, l’hosting gioca un ruolo cruciale e la scelta di un servizio affidabile e scalabile è fondamentale per garantire performance ottimali.

Come funziona un Headless CMS Hosting

Un Headless CMS Hosting utilizza, principalmente, le API e i microservizi per distribuire i contenuti su più canali, tra cui app per dispositivi mobili, piattaforme esterne e touchpoint digitali, allontanandosi dalle piattaforme monolitiche per seguire un approccio più agile in grado di supportare le strategie omnicanale moderne.

L'architettura headless si basa su tre componenti principali:
Il repository di contenuti: il luogo in cui vengono archiviati, organizzati e gestiti tutti i contenuti. Può essere un database, un file system o un archivio basato su cloud;

Le API: l'interfaccia che consente di archiviare, accedere e recuperare contenuti dal repository;
Le applicazioni front-end: la parte del sistema rivolta all'utente. Consumano contenuti tramite le API, e possono essere create utilizzando qualsiasi tecnologia o framework, poiché sono indipendenti dal CMS.

I vantaggi di un Headless CMS Hosting

Un CMS di tipo Headless è una soluzione ideale per presentare i propri prodotti a un pubblico più ampio. Tra i suoi principali vantaggi c’è quello di delegare le risorse per l'editing e per il rendering dei contenuti ad altre parti dello stack tecnologico, più pronte ad assolvere al compito.

Tutto ciò si riflette in Web Vitals migliori - le linee-guida di Google per creare siti più accessibili e performanti - , quindi tempi di caricamento più bassi e posizionamenti più elevati nelle SERP (Search Engine Results Page) aka le pagine dei risultati dei motori di ricerca. Un altro vantaggio è dato dalla libertà di utilizzare qualsiasi front-end desiderato, che sia un sito web, un'app mobile, una piattaforma IoT o qualsiasi altra risorsa digitale.

Ciò risolve anche il problema dei data silos, poiché i dati risiedono in unico database e possono essere “serviti” dal back-end e consumati su più front-end. Questo si riflette in un’esperienza uniforme su tutti i touchpoint con i clienti: user experience personalizzate e coerenti su diversi dispositivi senza dover riscrivere l'intero sistema. Inoltre, l'approccio headless semplifica l'integrazione con tecnologie emergenti come l'Intelligenza Artificiale (AI) o la Realtà Aumentata (AR).

Va precisato anche che, grazie alla separazione tra back-end e front-end, l'aggiornamento dei contenuti diventa più rapido ed efficiente, poiché può essere eseguito senza influenzare l'interfaccia utente, garantendo che nuovi contenuti possano essere pubblicati senza interruzioni o ritardi.

D’altra parte, concentrandosi solo sul back-end, i rischi di vulnerabilità legati al front-end vengono ridotti e le performance possono essere migliorate senza doversi preoccupare dell'impatto sul front-end, perché per i canali rivolti al pubblico, l'onere è a carico dell'host, mentre l'endpoint del CMS resta al riparo dalle minacce più comuni.
Non bisogna tuttavia trascurare il fatto che, in un ambiente headless, la gestione differenziata tra le piattaforme di back e di front-end richiede competenze tecniche specializzate, e che l'adattamento delle strategie SEO e la gestione dei percorsi degli utenti possono essere più complesse.


 
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