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Covid-19: come vengono erogati i servizi Aruba durante l’emergenza in corso

19/03/2020
Covid-19: come vengono erogati i servizi Aruba durante l’emergenza in corso
EnterprisePartnerPMIPrivatiProfessionistiPubblica Amministrazione
Dall’inizio dell’emergenza e nonostante il lockdown italiano, tutti i servizi sono normalmente erogati, data center con uptime al 100%

Un Data Center è in condizioni normali un edificio piuttosto discreto: non crea particolare traffico sulle strade, non emette fumi o odori sgradevoli, non è rumoroso. Può tranquillamente passare inosservato o non risultare a prima vista critico come ad esempio una centrale elettrica, un’autostrada o qualsiasi altra infrastruttura di cui si può facilmente intuire l’importanza.
Per questo molto spesso questi edifici possono essere scambiati per normali uffici, non molto diversi da tanti altri. In realtà l’operatività dei servizi online e cloud e dei data center in genere, unitamente a quella dei servizi di telecomunicazioni, è essenziale per permettere a tutti di fruire di servizi ormai indispensabili ovunque essi si trovino, nelle proprie sedi aziendali e nelle loro abitazioni.
A partire dalla connessione a Internet, passando per server cloud, hosting di siti web, posta elettronica, ma anche PEC, SPID, fatturazione elettronica, e-commerce e via dicendo, è necessario, soprattutto in un momento come questo, garantire la fruibilità al 100% di tutti questi servizi che sono stati classificati e definiti come essenziali anche dai recenti decreti.

È infatti grazie a queste tecnologie e alla loro disponibilità h24 che si può mantenere l’effettiva operatività di gran parte delle imprese, oltre a consentire di tenersi informati, lavorare in smart working, provvedere all’e-learning e alle lezioni virtuali di una scuola ormai per forza di cose interamente digitale: mantenere in sintesi uno stile di vita il più possibile simile alla normale realtà quotidiana.
La continuità dei servizi è inoltre indispensabile anche per far funzionare al meglio tutti gli enti sanitari, organizzazioni e associazioni, gli ospedali, centri di ricerca e l’intero ecosistema che ora è impegnato in prima linea.

È per via di questa importanza e criticità dei servizi che le nostre infrastrutture sono state pensate per offrire il massimo livello di affidabilità, è in questa direzione che abbiamo concentrato i nostri investimenti, è per questo che le nostre persone si sono preparate e organizzate: per questo stiamo riuscendo a mantenere tutto correttamente attivo e funzionante anche in un momento come quello attuale tanto imprevedibile quanto difficile.
Tutte le nostre persone stanno facendo il massimo per fare la propria parte e dare il proprio contributo facendo bene il proprio lavoro. Un pensiero va agli eroi del sistema sanitario italiano, alle forze dell'ordine, i militari, i volontari della protezione civile e tutti coloro che si stanno esponendo in prima linea a supporto di tutti e per questo meritano i più sentiti ringraziamenti.
 

Norme e regole

Molte delle disposizioni presenti nel "Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”, erano già state attivate e implementate già prima dell’uscita del protocollo stesso: a partire dall’attivazione dello smart working in tutti i casi in cui è stato possibile, all’intraprendere tutte le operazioni previste per renderlo ottimale.
Essendo un’azienda di natura tecnologico-digitale, non sono stati necessari particolari cambiamenti poiché da remoto è per noi possibile gestire gran parte del lavoro quotidiano. Sono state quindi adottate tutte le misure per renderlo più agevole possibile attraverso un utilizzo ancora più intenso di tutti gli strumenti a disposizione, dalla connettività ai tool di condivisione, live chat, videoconferenze per mantenere il più possibile i contatti umani anche visivi, seppur virtuali.
Anche con questo assetto siamo in grado di garantire la piena operatività dell’azienda e quindi il funzionamento di tutti i servizi sia al livello tecnico, sia a livello di supporto e assistenza ai nostri clienti.

Ovviamente non tutto può essere fatto da remoto e i nostri team di tecnici, sistemisti, manutentori, sorveglianza e pulizie stanno continuando a lavorare fisicamente presso i data center, con tutte le dovute precauzioni, per mantenere tutti gli impianti in perfetta efficienza.

Quali sono le misure per i Data Center e per tutto ciò che non può essere fatto in smart working?

Abbiamo preso tutti gli accorgimenti necessari, adottando una serie di precauzioni utili che spesso vanno anche oltre quanto ci è previsto dalle norme di legge. Abbiamo ristretto al massimo gli accessi alle nostre strutture, abbiamo ridotto la presenza fisica al solo personale indispensabile all'erogazione dei servizi, al presidio e alla manutenzione degli impianti. I data center sono già dall’inizio dell’emergenza isolati e separati dal resto degli uffici.

Nello specifico:
  • abbiamo limitato al massimo contatti diretti con gli esterni, quali fornitori e corrieri, e i loro accessi se non strettamente necessari;
  • abbiamo limitato al massimo i contatti diretti con i clienti che non hanno urgenza di accedere ai propri apparati e quindi alle sale dati, lasciando comunque disponibilità di accesso, solo se strettamente necessario e osservando tutte le misure precauzionali;
  • ci siamo offerti di eseguire per i nostri clienti e fornitori tutte le operazioni possibili in modalità “remote hands” o “smart hands” in modo da ridurre ulteriormente la loro necessità di accesso fisico;
  • abbiamo messo in atto misure per proteggere i locali distribuendo il più possibile le nostre persone in modo da poter continuare i propri turni con maggiore sicurezza. I pasti vengono portati da casa o forniti in sede tramite servizi di catering per evitare la necessità di uscire;
  • abbiamo intensificato l’igiene e la protezione aumentando da subito pulizia e disinfezione di tutti i locali e fornendo mascherine al personale in loco;
  • abbiamo modificato la turnazione in modo da ridurre le presenze contemporanee e ridurre il rischio di eventuali misure di quarantena che possano impattare contemporaneamente su troppe nostre persone;
  • abbiamo provveduto a rifornirci del materiale necessario per fare fronte a una situazione prolungata di emergenza (ricambi, carburanti per i sistemi di backup, etc.).

Quali sono le procedure per i clienti e partner che hanno necessità di accedere ai Data Center?

Oltre alle generali disposizioni che sono previste dalle leggi in vigore, sono state fornite delle chiare regole ai clienti che osservano in maniera ancora più stringente le misure dettate dal protocollo di intesa firmato dal Governo e dai precedenti decreti.
Ad ogni modo, ogni singolo caso è gestito con la massima accuratezza, considerando specifiche indicazioni in merito a ciascun interlocutore interessato, cercando di fare in modo di rendere comunque possibili tutte le attività dei nostri clienti con le opportune soluzioni, evitando la creazione di inutili o irragionevoli ostacoli.

Sedi estere di Aruba?

Sulla base dell’esperienza e di quanto stiamo vivendo in Italia, anche in assenza di obblighi altrettanto stringenti, stiamo estendendo alle sedi che abbiamo negli altri stati tutte le misure già prese nel nostro paese, monitorando giorno per giorno la situazione e le disposizioni locali.
Si tratta di un problema globale e grazie ad una collaborazione costante con i nostri team e partner delle sedi estere, possiamo garantire i nostri SLA e la regolare erogazione dei servizi senza alcuna interruzione: tutti i nostri clienti in Europa devono essere consapevoli del fatto che abbiamo adottato tutte le misure ad oggi possibili.

Come ogni azienda, Aruba continua a monitorare la situazione giorno per giorno, considerando tutte le disposizioni dettate dal Governo e le indicazioni suggerite dal sistema sanitario nazionale al fine di adottare tutte le misure necessarie e garantire la continuità operativa e dei servizi ai clienti e al tempo stesso la massima sicurezza delle proprie persone.

Si può quindi stare completamente tranquilli?

In base alla situazione attuale, siamo confidenti che presto si potranno vedere gli effetti delle misure generali messe in atto per frenare e contenere questa pandemia. Nel frattempo non vediamo problemi a tenere duro ed andare avanti come abbiamo fatto fino ad oggi.
Il momento è sicuramente difficile, in particolare per le nostre sedi in Lombardia che si trovano nella regione ad oggi colpita più duramente in Europa, ma stiamo facendo tutto il possibile per fare in modo che questa situazione possa essere comunque da noi gestita e tenuta sotto controllo senza che i nostri clienti neanche se ne accorgano.
Sappiamo anche che in ogni caso, anche in assenza temporanea di personale locale, tutte le nostre infrastrutture e sistemi possono continuare a funzionare ed essere gestiti e monitorati da remoto, intervenendo in loco solo in caso di necessità. Grazie alle ridondanze è possibile erogare i servizi anche in caso di singoli guasti.

Non possiamo garantire che non si verificherà mai alcun problema o un qualche rallentamento nell’attivazione di nuovi servizi o nella fornitura di risposte da parte dei servizi di assistenza; possiamo però garantire e promettere che continueremo a fare tutto ciò che ci è possibile per fare in modo che questo non succeda o, comunque, di poterlo risolvere nel più breve tempo possibile. E’ il nostro mestiere da sempre, oggi ancora di più.
 
#andratuttobene


 
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