Elaborare una strategia digitale è ormai essenziale per la competitività del business ma ancora troppo spesso ci sono difficoltà per i manager che la gestiscono, nel veicolarla in maniera ottimale ai principali stakeholder. Uno scenario che si verifica per vari motivi. In primis, perché si tratta di un argomento complesso per chi svolge altre mansioni e non è avvezzo ai temi tecnologici. Poi, per l’assenza di strumenti che rendano chiaro il messaggio, sia nei contenuti che nella roadmap da seguire. Avere linee guida chiare, comprensibili e flessibili è la chiave per raggiungere gli scopi di un'organizzazione attraverso iniziative digitali.
Una roadmap è necessaria a delineare qual è l’obiettivo di un'azienda, identificando alcune delle attività che possono aiutarla ad ottenerlo.
In definitiva, lo sviluppo di
una roadmap digitale permette all’impresa di convertire la visione strategica in un piano d'azione realistico, che consideri il rischio, garantendosi un certo ROI.
Un punto fondamentale per una roadmap costruttiva, che guidi il business digitale, è
collaborare con tutte le parti interessate. Anche se veicolate da un owner, le
linee guida devono essere condivise dagli stakeholder, migliorate da un’azione sinergica dove necessario, così da coinvolgere il più alto numero di risorse. Questa è la chiave per creare una strategia digitale integrata e focalizzata sul raggiungimento di un obiettivo aziendale concordato e condiviso, piuttosto che fornire una serie di iniziative digitali isolate.
Un
primo passo potrebbe essere quello di utilizzare l'analisi
SWOT per identificare dove si trovano le lacune nella proposta aziendale, nei processi e nelle capacità di supporto, identificando le aree che si desidera affrontare in modo specifico.
Secondo quanto sottolineato da
Gartner, che ha sviluppato un
metodo che i manager possono utilizzare per creare una roadmap visiva per il business digitale, sono
cinque gli step da intraprendere nel percorso di realizzazione della roadmap stessa. Si va dal “misurare lo stato attuale del business digitale per determinare la sua posizione attuale e la traiettoria” al dover “identificare il potenziale digitale dell'azienda, per stabilire un obiettivo basato sulle necessità competitive”. Bisogna poi “tracciare una rotta verso l'obiettivo, con punti di passaggio per suddividere il business digitale in ragionevoli segmenti di lavoro” e “modificare la strategia per indirizzare ciò che i concorrenti stanno facendo e assicurare che la tabella di marcia rimanga rilevante quando le condizioni cambiano”.
È importante ricordare che una roadmap isolata non restituisce la certezza di una trasformazione digitale di successo. La capacità di un'organizzazione di generare valore aziendale dalla roadmap digitale è influenzata dal contesto in cui si trova e dal fatto che un'organizzazione integri
le pratiche, i processi e la cultura giusti per
guidare l'innovazione attraverso iniziative digitali. Tuttavia, una
tabella di marcia efficace rappresenta una sorta di mappa per progredire pian piano verso un traguardo più ampio. Ma quali progressi deve compiere la trasformazione digitale per raggiungere l'obiettivo finale? Parte della risposta viene dall'interno dell'impresa, e parte dal guardare l'impresa dall'esterno.
Tornando allo studio di Gartner, basato anche sui risultati dell’indagine ‘2021 CIO Suvey’, un modo per rispondere a queste domande è il
Digital Journey Plot. Si tratta di uno schema a quattro quadranti, dove è presente la ‘traiettoria’ delle operazioni digitale di un’azienda. La recente indagine ha evidenziato come, per i settori intervistati, in media tutti rimangono nel quadrante del business analogico, nonostante molti riportino un alto grado di maturità digitale. Nessuno è inserito nel quadrante Digital Opportunism e Digital Dominace, mentre l’hyperautomation verrà raggiunta, in misura limitata, solo nel 2022.
Nell’
identificare il potenziale digitale del business, i leader devono considerare dove l'impresa deve posizionarsi per
rimanere competitiva. Proprio per il fatto di non aver ancora raggiunto la maturità digitale, molti settori sono ancora privi di compagnie trainanti l’economia che ha varcato le soglie dell’analogico. Ciò abbassa il rischio e alza proporzionalmente le opportunità di successo.
Nel viaggio verso la digital transformation, è utile considerare delle
tappe intermedie che avvicinino l’imprese all’ottenimento del suo traguardo più grande.
Questi obiettivi provvisori riflettono alcune delle attività chiave da incorporare nella pianificazione. Gartner infatti suggerisce: “
Le tappe stabiliscono specifiche aspettative di performance per l'impresa. Entro una certa data, l’azienda avrà automatizzato una percentuale di processi che generano entrate in modo digitale. Questi obiettivi determinano quale grado di cambiamento sarà necessario nel modello di business, nei modelli operativi, nella strategia tecnologica, nelle competenze e sul posto di lavoro. I leader dovrebbero invitare l'organizzazione a definire gli obiettivi in ciascuna di queste aree.”
Di certo, questo modo di operare dà la possibilità all'impresa anche di
adattarsi al proprio contesto di business e capire
quanto accelerare i processi di digitalizzazione, anche in risposta alla concorrenza.
La roadmap deve porsi come
strumento versatile, da rivedere in qualsiasi punto, per arrivare al risultato non solo in maniera veloce ma migliore.
Tenere informati, partecipativi e
coinvolti gli stakeholder resta essenziale, soprattutto con il passare del tempo. Solo in questo modo quello che in principio era molto astratto potrà diventare
un’azione tangibile e lungimirante, palesando in maniera concreta la digitalizzazione.
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