Lo scenario di mercato
Secondo un recente rapporto di
Research And Markets, l’Italia è uno dei Paesi al mondo dove gli investimenti per data center si faranno sempre più interessanti, da qui al 2026. La Lombardia resta lo spazio “strategico” più importante per lo sviluppo di infrastrutture, anche grazie all’aumento della domanda di cloud da parte di aziende nazionali ed estere, con filiali sparse per il territorio.
Uno scenario che però non va collocato solo nella volontà di rizzare nuovi edifici fini a se stessi ma che è figlio di una nuova tendenza al green IT, che vuole vedere l’Italia protagonista. Il nostro Paese è il terzo produttore europeo di energia rinnovabile, con il 40% dell'elettricità utilizzata dalle aziende proveniente da fonti idroelettriche.
L'evento di inaugurazione
In questo panorama si inserisce l’evento Aruba,
DoITnow – sponsorizzato da Intel e VMware – per l’inaugurazione di
due nuovi data center a Ponte San Pietro (BG), insieme ad un
Auditorium per spazio eventi, tutti all’interno del
Global Cloud Data Center di Aruba, il data center campus più grande d’Italia con i suoi 200.000 mq di superficie, che continua così ad espandersi e a portare innovazione sul territorio.
Il 30 novembre, all’evento inaugurale di Ponte San Pietro, oltre agli
oltre 400 ospiti dal vivo, erano presenti anche le
autorità: Delia Bucarelli, Vice Questore Vicario di Bergamo, Claudia Maria Terzi, Assessore alle Infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile, Pasquale Gandolfi, Presidente della Provincia di Bergamo, Matteo Macoli, Sindaco di Ponte San Pietro e Vicepresidente della Provincia di Bergamo, Susanna Santini, Presidente di Aruba, Stefano Cecconi, Amministratore Delegato di Aruba, Fabio Biancucci, Architetto di Aruba, Loredana Poli, Assessora all’istruzione, università, formazione, sport e tempo libero, politiche per i giovani, edilizia scolastica e sportiva, la Dott.ssa Daniela Andreini, Prorettrice dell’Università degli Studi di Bergamo.
La centralità della sicurezza e del controllo dei dati nei confini nazionali
Come ha spiegato
Cecconi: “Siamo orgogliosi di poter presentare ufficialmente due nuovi Data Center di ultima generazione che contribuiranno alla trasformazione digitale del Paese. Progettiamo i nostri campus tecnologici non solo con l’obiettivo di renderli a prova di futuro, ma anche di essere il più possibile ecosostenibili, così da minimizzare l’impatto ambientale e conseguire i massimi livelli di certificazione. Siamo particolarmente felici di inaugurare anche il nuovo Auditorium Aruba, un luogo di aggregazione e di interazione che consentirà a noi, ad altre aziende o a realtà del territorio di organizzare eventi in un contesto altamente tecnologico ed innovativo”.
A seguito del taglio del nastro, lo stesso Cecconi ha dato avvio all’evento “DoITnow”, incentrato sugli sviluppi della tecnologia e su come questi possono coesistere con il preservare il territorio circostante, supportando la crescita dell’economia nazionale. Un’economia che deve rimettere al centro anche il tema della sicurezza dei dati, come sottolineato da
Roberto Baldoni, Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, che all’interno del suo keynote speech introduttivo ha fatto il punto sull'importanza di una
strategia nazionale di cybersicurezza nell'attuale contesto di mercato.
“Dobbiamo iniziare a ragionare in maniera autonoma nel nostro paese in merito ai temi legati a protezione e sicurezza digitale. I nostri dati, il nostro tesoro più prezioso, non devono essere collocati in altri paesi. Per questo è imprescindibile un’autonomia strategica all’interno del settore della cybersicurezza.
Il 2023 sarà l'anno dell'accelerazione tecnologica, motivo per cui dobbiamo capire in modo concreto su cosa e chi possiamo contare in questo momento per la crescita e la difesa del cyberspazio italiano, anche per permettere ad aziende come Aruba di continuare a crescere in maniera armonica”.
Sovranità digitale, sostenibilità economica dell'IT, nuove piattaforme tecnologiche: quale futuro per l'Italia e l'Europa?
Con la moderazione della giornalista di Sky Tg24,
Tonia Cartolano, si è poi aperto il panel legato al tema della
sovranità digitale. Giorgio Girelli, General Manager di Aruba Enterprise, ha puntato sulla necessità che la
sostenibilità venga utilizzata anche per creare valore.
“Raggiungere quest’attitudine è un percorso che abbiamo avviato tanti anni fa in Aruba attraverso un’attenzione minuziosa alla gestibilità del sistema per mitigare i rischi e allo sfruttamento di tutte le risorse disponibili. Basti pensare al sistema di raffreddamento ad acqua di falda, agli impianti fotovoltaici ovunque ci sia una resa significativa o all’acquisizione di centrali idroelettriche.
Un “modello Aruba” di cui si avvale
Euronext, che ha raccontato le sue ambizioni e la trasformazione che l’ha coinvolta negli ultimi anni attraverso le parole di
Manuel Bento, Chief Operating Officer del gruppo: “Oggi l’infrastruttura di Aruba gestisce la negoziazione dei mercati finanziari di 6 paesi mentre il settimo sarà migrato l'anno prossimo. I clienti colocalizzati a Basildon ci hanno già seguito tutti qui conquistati dal livello tecnologico che siamo riusciti a raggiungere, con
ricadute positive anche sui loro obiettivi ESG, dal momento che questa struttura è un data center green by design, pensato anche per ridurre l'impatto carbonico della stessa Euronext”.
Ancora la tutela dei dati nell’intervento di
Francesco Bonfiglio, CEO di Gaia-X: “Con centinaia di membri, provenienti da tutti i settori, che rappresentano la voce del mercato, il progetto Gaia-X sta definendo le nuove regole per il settore digitale in Europa, dando voce ad ogni opinione e creando un quadro di principi e tecnologie per
regolamentare la Sovranità Digitale in termini concreti.”
Dello stesso avviso
Pierre Chastanet - Head of Unit Cloud and Software DG Connect, Commissione Europea: “Per entrare in una dimensione europea, è necessario un cambio di paradigma: non ricostruire il modello hyperscale ma sfruttare l'approccio distribuito in Europa, federando le capacità europee di elaborazione dei dati”.
A chiudere il dibattito sui temi della
sostenibilità economica, tecnologica ed ambientale dell’IT è stato
Agostino Santoni, Vicepresidente di Confindustria con delega al Digitale: “È necessario favorire la diffusione di una cultura in grado di accelerare il processo di integrazione della tecnologia nella value chain e nelle strategie aziendali, per predisporre al meglio le nostre imprese a definire nuovi modelli di business sempre più sostenibili e strettamente correlati agli obiettivi economici e di redditività, innovando a livello di processi, di prodotti e di servizi offerti”.
Trasformazione digitale e sostenibilità: soluzioni e strumenti per un IT a prova di futuro
Di trasformazione digitale e sostenibilità legati alle soluzioni e agli strumenti essenziali per un IT a prova di futuro si è invece discusso all’interno del secondo incontro della giornata. Qui,
Roberto Andreoli, Group CIO e CTO, Transport Innovation and Technology, ha affrontato il tema della trasformazione nell'area Trasporti e Mobilità, evidenziando come risulti sempre più necessario in questo settore compiere scelte di
change management e di architecture management efficaci.
Poi
Eric Benedetti, CEO Euronext Technologies e CIO Borsa Italiana, che ha anticipato il progetto di creazione di un
hub finanziario europeo con base al Global Data Centre IT3 di Aruba divenuto recentemente il principale centro di liquidità dei mercati azionari europei. E infine,
Konstantin Kostenarov, CIO e CTO di BIESSE Group S.p.A., secondo cui “il ruolo dell'ICT oggi è trasformare la complessità di un ambiente tecnologico maturo in un ecosistema trasparente all’interno del quale l’organizzazione aziendale possa evolversi”.
A chiudere la mattinata di lavori
Fabrizio Garrone, Enterprise Solution Director, Aruba Enterprise, che ha riassunto: “Il ruolo delle aziende ICT, come Aruba, è quello di stimolare un cambiamento non solo tecnologico ma anche culturale ed organizzativo. Il mezzo per farlo è il cloud che - attraverso nuovi approcci che lo rendano sempre più sostenibile, come il FinOps e il rightsizing. La nuvola diventa fattore abilitante, mettendo in discussione i metodi aziendali tradizionali di controllo e dando vita ad una vera e propria rivoluzione, grazie alla quale cambiano profondamente tutti i comportamenti e i processi di governance”.
Le sfide della digital transformation per i CIO: confronto aperto nelle Executive Round Table
Nel corso del pomeriggio si sono tenute, invece, delle
Executive Round Table a porte chiuse in cui CIO, IT Manager e CISO si sono confrontati sulle
sfide richiamate dalla trasformazione digitale mettendo a fattor comune visioni, obiettivi, execution e risultati attesi o monitorati. Con il supporto di alcuni esperti di riferimento sulle singole tematiche, sono stati oggetto di dibattito temi come la sostenibilità (anche) economica del cloud: dal paradigma
FonOps al Green IT; l’adozione del cloud come elemento chiave della
security strategy; Digital Transformation e
Business Process Reengineering; Application Modernization e il tema della people strategy con le sfide della
talent acquisition e della
talent retention.
I momenti conviviali e di networking sono stati allietati sia dalla degustazioni di nocciole - visto il recente lancio del brand
Nocciole.it e l’impegno di Aruba nella coltivazione di oltre 35.000 piante di nocciolo nella Valle del Casentino, frutto oggi disponibile in un’ampia varietà di prodotti totalmente made in Italy - ma anche dalla presenza dei piloti del
team SBK Ducati ArubaRacing di ritorno dalla
vittoria del campionato del mondo costruttori e del titolo mondiale piloti per
Alvaro Bautista.
Se vuoi rivivere la giornata,
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