Con
Aruba Fibra, laddove la copertura è già garantita, è possibile avere una
connessione che arriva fino a 10 Gbps. Questo valore può dare un senso di vertigine per quanti sono abituati a cifre ben inferiori, soprattutto per chi è isolato nella bolla del digital divide e oltre l’ADSL ancora non può arrivare.
A chi serve?
Ma a chi serve la 10 Gbps? In realtà serve a molte più persone di quante non ci si immagini e questo per un motivo molto semplice: si tratta di un livello di “abbondanza” che taglia ogni possibile collo di bottiglia. Dotarsi di una
connessione da 10 Gbps, insomma, significa dimenticare la scarsità e rifornire i propri dispositivi di tutta la banda di cui possono necessitare.
Non bisogna infatti ragionare sulla connessione come a un flusso a cui i servizi attingono in modo esclusivo: la progressiva digitalizzazione delle attività ha portato a una molteplicità di device attivi in parallelo, ognuno con le proprie necessità, ma ognuno strettamente interconnesso alla medesima rete. Ecco, quindi, che a concorrere ai medesimi bit sono tanto le tv quanto le lampadine smart, tanto gli elettrodomestici quanto la videosorveglianza, tanto i dispositivi mobile quanto i sensori domotici. Singolarmente, si tratta di strumenti che non necessitano di banda al di sopra dei livelli tradizionali, oggi serviti egregiamente da una tradizionale
fornitura di connessione in fibra da 1 Gbps. Tutto cambia, però, se si ragiona sul parallelismo di talune attività e sul modo in cui il collo di bottiglia possa essere facilmente raggiunto.
Si pensi ad esempio a una abitazione in cui il
PC attinge a un servizio di backup, la
tv trasmette uno streaming 4K e la console è attiva su una sessione di
gaming online: con la
connessione da 1 Gbps tutto ciò mette facilmente in discussione la solidità dei limiti della connettività in dotazione e al computo dei consumi non sono ancora stati aggiunti elementi come un impianto di videosorveglianza, un tablet in videochiamata, uno smartphone attivo sui reel e quante altre cose possano animare una normale giornata tra le mura domestiche.
Questione di esigenze
La scelta di una
connessione da 10 Gbps, insomma, è essenziale quando la casa manifesta esigenze digitali evolute e, soprattutto, quando tali esigenze assumono particolare priorità. Si pensi a una sessione di gaming online, ad esempio: in questi casi è importante che la connessione possa essere sufficientemente libera al fine di garantire un’esperienza di gioco fluida, in alta definizione, pienamente rispondente al tipo di aspettativa che l’emotività del momento necessita. Il gaming è una delle aree più sensibili in tal senso, poiché anche la reattività è fondamentale e soltanto una banda di altissimo livello può garantire, sempre e comunque, massima affidabilità.
Qualunque casa domotica si trova in tempi rapidi ad avere decine di sensori connessi alla rete: elettrovalvole, videocamere, lampadine, prese intelligenti e molto altro ancora: si tratta di device dall’assorbimento estremamente ridotto di byte, ma moltiplicati per un altissimo numero di device all’interno di una stratificazione che si fa rapidamente ingombrante: si tratta di elementi dall’utilità importante che debbono concertare l’uso della rete momento dopo momento con fattori ben più esigenti di banda quali streaming, videochiamate, backup, giochi e flussi di videosorveglianza.
La chiave interpretativa, in tal senso, sta nell’avvento del cloud: il dialogo continuo tra dispositivi e server remoti porta rapidamente a una moltiplicazione del traffico necessario per sostenere attività comuni: quando tali attività si moltiplicano e si sovrappongono, ecco che i limiti infrastrutturali di oggi non sono più in grado di supportare le esigenze di domani. Quando la casa è realmente smart e le esigenze non accettano compromessi, insomma, 1 Gbps si fa rapidamente stretto, mentre l’orizzonte dei 10 Gbps è qualcosa che cancella ogni preoccupazione residua: una sorta di destino segnato per tutti, insomma, che per molti è già dietro l’angolo.
Non solo download
C’è un altro
fattore da tenere in stretta considerazione. Se il traffico in download è spesso importante, il
traffico in upload è spesso sottovalutato. Passare a una connessione da 10 Gbps significa alzare il livello per un fattore fondamentale: dai 500 Mbps garantiti con una connessione da 1 Gbps, si arriva a ben 2,5 Gbps. Questo significa che si hanno a disposizione
fino a 2,5 Gbps per l’invio di dati, il che elimina la possibilità che si mettano in concorrenza (ancora una volta) videochiamate, trasmissioni in streaming, sessioni di gaming, backup, invio di e-mail con pesanti allegati, registrazioni in cloud da videosorveglianza e altro ancora. Quando si pensa alla banda larga, infatti, il download è soltanto uno degli aspetti e nel tempo l’upload si è reso sempre più importante in virtù delle maggiori opportunità disponibili per servizi di ogni tipo.
Ecco perché
passare a una connessione a 10 Gbps, laddove possibile, significa ampliare i propri spazi espressivi e godere di tutto il meglio che il digitale possa offrire. Se è vero che la vertigine non è paura di cadere, ma desiderio di volare, ecco che questa pulsione può essere finalmente soddisfatta.
Aruba è pronta. Togliti la curiosità e
verifica se la copertura è già disponibile presso la tua abitazione. Se questa è la scelta, bada che i cavi ethernet utilizzati siano di categoria 5e o superiori, e che il router utilizzato sia in grado di gestire un flusso di banda di questa caratura. Anche l’hardware dovrà essere all’altezza e tutta la rete dovrà essere pensata per far sì che un flusso di banda di questo tipo non vada incontro a limitazioni fisiche locali. Perché quando puoi volare, vorrai farlo sempre più in alto. Sempre più in fretta.