Nei
match multiplayer, a fare la differenza tra una vittoria e una sconfitta è spesso una frazione di secondo, talvolta pochi millesimi, il tempo necessario per osservare e interpretare gli input sullo schermo, elaborare una contromossa efficace e premere i pulsanti giusti.
Col tempismo corretto si ha la meglio sui rivali. Talvolta, l’
avversario più insidioso può rivelarsi inaspettato: non un altro partecipante alla sfida, ma il lag. Ecco perché, per
giocare online, il setup migliore non può essere composto solo da mouse, tastiera, controller, una piattaforma con prestazioni next-gen e un monitor o un televisore che sappia far immergere nell’azione: serve anche una
rete configurata in modo da sfruttare appieno tutte le potenzialità della fibra ottica, riducendo il più possibile la latenza, per ottenere quell’istantaneità che moltiplica le emozioni e ottimizza le possibilità di avere la meglio sull’avversario.
FRITZ!Box e fibra ottica Aruba: addio game over
Il cuore pulsante di ogni network domestico è il
router. È il dispositivo che costituisce l’interfaccia con l’infrastruttura di rete esterna, quella che va dalla parete della nostra casa alla centrale, poi fino ai server dei data center. Fortunatamente, oggi si ha la possibilità di optare per l’apparato giusto, così da soddisfare le proprie esigenze. Con Aruba non si hanno obblighi né vincoli, né imposizione alcuna quando si attiva l’offerta. Nel caso di una linea
Aruba Fibra, se il cliente lo desidera, si può anzi scegliere tra diversi modelli, alcuni dei quali appartenenti al catalogo premium dei FRITZ!Box di AVM.
Un router, tanti dispositivi: benvenuti nella smart home
Un modello come
FRITZ!Box 7590 permette di iniziare a giocare subito, grazie al processo di configurazione estremamente semplice e alla portata di tutti: dopo averlo collegato e alimentato, non bisogna far altro che seguire le istruzioni passo passo mostrate e si è pronti per lanciarsi nella sfida. Crea una rete Wi-Fi con supporto alla tecnologia Mesh che raggiunge ogni angolo della casa, trasformandola in una vera e propria smart home, arrivando ai tanti dispositivi wireless che ci accompagnano nelle attività quotidiane, dai computer agli smartphone, dai tablet ai televisori, senza dimenticare gli impianti di illuminazione connessi, i termostati e gli innumerevoli apparecchi della Internet of Things.
Giocare alla massima velocità, su rete Wi-Fi o porta LAN
Il sistema di prioritizzazione della banda garantisce che i pacchetti nei quali viaggiano i nostri colpi in un deathmatch, o i nostri passaggi in una sfida calcistica online, non siano rallentati dai dati trasmessi nelle altre stanze durante lo streaming di un film, una videochiamata o un download eseguiti in contemporanea. Questo permette di ottenere un ping basso, requisito fondamentale soprattutto per generi come gli sparatutto, gli sportivi e per i nuovi giochi come i battle royale.
Gli standard Wi-Fi più recenti consentono inoltre di raggiungere prestazioni molto elevate e soddisfacenti, in ogni contesto, ma chi desidera sfruttare la
massima velocità della fibra ottica (fino a 2,5 Gbps) può collegare direttamente la console o il computer alla porta LAN, per un boost in più.
Un ping basso è più efficace del BFG di DOOM
Abbiamo già fatto riferimento al
ping, ma in concreto di cosa si tratta? Per esteso si legge
Packet InterNet Groper e definisce il tempo che un pacchetto dati impiega a percorrere la distanza che separa il dispositivo in uso e una risorsa di rete, tornando poi al punto d’origine. Applicato all’ambito gaming online, si tratta della latenza tra un input (la pressione, ad esempio, di un tasto) e le conseguenze della sua azione.
Un gamer professionista può ritenersi soddisfatto della propria connessione se il ping si attesta a circa 10 millisecondi, dunque intorno a 0,01 secondi. Rimanendo entro i 20 millisecondi si può ancora definire la performance soddisfacente, mentre salendo a 50 millisecondi già si avvertono ritardi in termini di reattività.
Oltre si rischia di andare incontro con più facilità al game over, soprattutto con dinamiche come quelle di FPS e picchiaduro. Meglio lasciar perdere dai 100 millisecondi in su, a meno che non si tratti di un’interazione asincrona, ad esempio quella alla base di alcuni strategici e dei giochi di carte collezionabili, nei quali, più che i riflessi, servono astuzia e ragionamento. In questi casi, anche la rete mobile può essere sufficiente. Il test qui sotto è stato eseguito con lo strumento gratuito di Aruba, raggiungibile da tutti all’indirizzo
fibra.aruba.it/speed-test.
Chi non ha colto il riferimento al BFG di DOOM (con tutta probabilità per ragioni anagrafiche) può fare un salto indietro nel tempo e recuperare il capolavoro di id Software, uno dei primi titoli a sperimentare il multiplayer e fondamentale per l’evoluzione del genere degli sparatutto in prima persona. È entrato nell’immaginario collettivo dei cultori videoludici come una delle armi più efficaci di sempre.
Gaming e smart working: tutto nella smart home
Le nuove abitudini instaurate nel corso degli ultimi anni, insieme al progresso della tecnologia, ci permettono di interpretare sempre più l’ambiente domestico come un contesto in cui svago e lavoro possono (e in molti casi devono necessariamente) convivere. A costituire il comune denominatore tra le sfide gaming e le sessioni di smart working è proprio la connettività, quella porta d’accesso al mondo online, ai suoi servizi e alle sue piattaforme, che possiamo aprire per affrontare un giocatore localizzato dall’altra parte del mondo così come per partecipare a una riunione con i colleghi operativi in ufficio o da remoto.
Ecco dunque che il concetto stesso di smart home evolve, concretizzandosi in qualcosa che potremmo definire un’esperienza da vivere quotidianamente, senza dover sprecare tempo ed energie in complesse configurazioni o nel fare i conti con un traffico dati che va più lento dei nostri pensieri, delle nostre idee, dei nostri input in-game. Ancora, è quel cuore pulsante che abbiamo già citato, il modem router, l’elemento centrale e fondamentale di ciò che sempre più assume i connotati di un ecosistema, la nostra casa, ora intelligente e hi-tech.
A condividere con noi le nostre abitazioni sono oggi smartphone, tablet, computer desktop e notebook, console, televisori, dongle HDMI, set-top box di ogni sorta, smart speaker e smart display, elettrodomestici e termostati connessi, impianti di illuminazione e sorveglianza da controllare e monitorare via app, telefoni cordless e molto altro ancora. Una moltitudine di apparecchi e dispositivi wireless o cablati che di continuo chiamano in causa il router, chiedendogli di smistare dati e informazioni di ogni tipo, in locale o più spesso interfacciandosi con il mondo online attraverso la fibra ottica che ci collega al mondo. Ecco perché un modello della gamma FRITZ!Box, con base DECT integrata e piattaforma FRITZ!OS costantemente aggiornata dal produttore AVM, è la scelta giusta, non solo per giocare.
La fibra FTTH è una fatality per il lag
Citando un’altra celebre saga videoludica, una linea
FTTH (Fiber To The Home) rappresenta oggi il non plus ultra per il gaming e una fatality per il lag. Lo è anche in vista delle evoluzioni future della tecnologia, degli upgrade che consentiranno di raggiungere velocità in download e in upload ancora più elevate, nonché di ottenere ping ulteriormente ridotti. Dopotutto, è accaduto anche in passato con le connessioni
FTTC (Fiber To The Cabinet) grazie all’introduzione, nel tempo, di upgrade come il Supervectoring 35b che ha permesso di spingersi fino alla soglia dei 300 Mbps.
In definitiva, poter disporre della
fibra per giocare online in modo soddisfacente è fondamentale, ma è altrettanto importante farlo affidandosi a un router che sappia sfruttarne appieno le potenzialità. La gamma FRITZ!Box di AVM nasce proprio con l’obiettivo dichiarato di soddisfare questa specifica esigenza.