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Windows 7: Microsoft dichiara la fine del supporto

22/11/2019
Windows 7 fine del supporto
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Il 14 gennaio 2020 Microsoft dichiarerà terminato il periodo di supporto per Windows 7, il sistema operativo per PC distribuito per la prima volta il 22 ottobre 2009.
A distanza di oltre 10 anni, l’azienda ha deciso di dichiarare concluso il periodo di assistenza per aggiornamenti e patch di sicurezza, oltre a quello di assistenza telefonica e online.

Fine del supporto di Windows 7: cosa significa?

Ogni sistema operativo che Microsoft mette sul mercato è accompagnato da un periodo di supporto durante il quale l'azienda garantisce il rilascio continuo di aggiornamenti: dalle novità che correggono bug generici alle più specifiche patch di sicurezza per la risoluzione delle vulnerabilità.
Il periodo di supporto, per quanto riguarda i prodotti Microsoft, varia a seconda del tipo di software: per Windows 7 come per gli altri sistemi operativi destinati ai PC, l’azienda garantisce 10 anni di assistenza, suddivisi tra Mainstream Support ed Extended Support.

Nei primi 5 anni di supporto principale (cosiddetto mainstream) Microsoft rende disponibile agli utenti assistenza telefonica e online e rilascia periodicamente sia patch di sicurezza, sia altri miglioramenti a prestazioni, stabilità, plug in per nuovo hardware e funzionalità utente-macchina. Nel secondo quinquennio, invece (cosiddetto extended) Microsoft rilascia solo aggiornamenti di sicurezza.

Dal 14 gennaio 2020 nessuno di questi servizi sarà più disponibile, con la sola eccezione delle soluzioni Enterprise.

Utilizzare un sistema operativo non sicuro può rappresentare un grosso problema, soprattutto in ambito aziendale: per questo per professionisti e aziende che utilizzano molte workstation Windows 7, passare a Windows 10 è altamente consigliato.
Se ciò non fosse possibile, Microsoft darà comunque la possibilità alle imprese di acquistare “pacchetti” di supporto aggiuntivo valido per almeno altri tre anni.

Windows 7, "fine vita" di un sistema ancora molto usato

Il secondo martedì di ogni mese Microsoft rilascia le patch di sicurezza mensili per i sistemi operativi, quel giorno nel mese di gennaio 2020 cade il 14 e quello sarà dunque l'ultimo in cui anche Windows 7 riceverà gli aggiornamenti.
La decisione appare comprensibile per un prodotto così longevo in un settore che, nel frattempo, è stato letteralmente rivoluzionato.
Tuttavia secondo i dati di NetmarketShare Windows 7 è, ancora oggi, il secondo sistema operativo più utilizzato al mondo con una quota di mercato rilevante (36,9%) e di pochissimo inferiore al più diffuso Windows 10 (39,2% ); sempre secondo NetmarketShare il "sorpasso" tra i due si è registrato solo tra novembre e dicembre 2018.

Windows 7: storia di un riscatto

Più che di un successo durato oltre un decennio, Windows 7 è la storia di un riscatto.
Alla fine del 2009 la trasformazione dell'industria tecnologica verso i dispositivi mobili era solo all’inizio – Apple aveva già lanciato il rivoluzionario iPhone, ma Android si mostrava solo in una versione 1.x ancora molto acerba e dalla diffusione irrilevante – e l'interesse dei consumatori era ancora rivolto soprattutto ai Personal Computer, soprattutto grazie al formato dei piccoli "netbook" super-economici.

Proprio in quel periodo Microsoft stava affrontando una situazione critica in ambito PC: nonostante fossero trascorsi quasi tre anni dal lancio Windows Vista, moltissimi utenti avevano scelto di rimanere legati alla generazione precedente.

È in questo contesto che, fra luglio e ottobre del 2009, Microsoft rilascia la versione finale di Windows 7, il sistema che doveva riabilitare Windows dopo il flop di Vista. La storia ha indubbiamente dato ragione all’azienda, ma adesso che cosa succederà a chi lo usa ancora? I PC con windows 7 continueranno a funzionare?

Il termine del supporto rappresenta senza dubbio una conseguenza importante, ma non significa che i PC che utilizzano Windows 7 smetteranno di funzionare. Al contrario, continueranno a lavorare senza alcuna limitazione di sorta, ma saranno più esposti a rischi.

Fine vita Windows 7: aggiornare il PC o usare un nuovo dispositivo?

La pagina del supporto tecnico di Windows sconsiglia agli utenti di effettuare un aggiornamento da Windows 7 a Windows 10 per evitare il rischio di incompatibilità, soprattutto su prodotti datati.
Acquistando e installando una versione completa del software si può comunque effettuare questa operazione.

Usare Windows 7 dopo il 14 gennaio 2020: conseguenze

Come detto, una volta trascorsi i 5 anni di supporto esteso, Microsoft non distribuisce più patch di sicurezza, nemmeno in caso vengano scoperti problemi di importanza "critica", ovvero tali da consentire ad utenti ostili di prendere il controllo dei PC.
Il computer sarà quindi più vulnerabile ed esposto ad attacchi, soprattutto se connesso a Internet.
Il ritiro del sistema operativo da parte di Microsoft, tuttavia, non coinciderà con la fine del supporto da parte dei principali produttori di browser web.

Per chi decidesse di utilizzare Windows 7 online sarà dunque fondamentale:

  • Mantenere aggiornato il browser web
  • Mantenere aggiornato il client di posta elettronica.
L'utilizzo di browser sempre aggiornati all'ultima versione permette di ridurre le possibilità di essere vittima di attacco, così come per client utilizzati per la gestione della posta elettronica. Un’altra possibilità è quella di accertarsi che i sistemi Windows 7 non siano direttamente esposti sulla rete Internet ma siano connessi in rete locale.

È consigliabile infatti:
  • continuare a usare la workstation con Windows 7 in locale, cioè senza utilizzare la posta elettronica o navigare con il PC su internet;
  • se più dispositivi sono connessi alla stessa rete locale isolare i sistemi Windows non aggiornati segmentando così il network.


 
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