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Dematerializzazione dei flussi documentali, firme digitali e PEC per una PA senza carta

13/09/2019
 
Enterprise
ARPAT ha scelto il team di Solution Architect e Service Manager della divisione Enterprise di Aruba come interlocutore che si è dimostrato capace di seguire le esigenze dell’Agenzia in tutte le fasi di ideazione, progettazione e attivazione dei nuovi processi IT.

La volontà di ARPAT di aprirsi alla digitalizzazione nasce già nel 2003-2004 con la sensibilizzazione sul tema del protocollo informatico e della gestione documentale e l’acquisto di un software di protocollo. Oggi ARPAT ha un software proprietario, sviluppato e customizzato internamente, ed è possibile definirla a tutti gli effetti come “una PA senza carta”: tutti i documenti sono prodotti in originale digitale, gestiti e conservati a norma, e se è necessario averne una copia cartacea, il sistema consente di produrla in modo che sia conforme all’originale digitale, e quindi con la stessa validità giuridica. 

Dal 2009, il processo di digitalizzazione si è intensificato grazie alla nascita della collaborazione con Aruba Enterprise. Dal 2009, infatti, ARPAT utilizza le soluzioni PEC, integrata con il sistema di protocollo e gestione documentale dell’Agenzia e dall’anno dopo, ha iniziato a dotare il proprio organico anche di firme digitali - su quasi 700 dipendenti, oltre 400 ne sono in possesso. 

Nella video-intervista la Dott.ssa Monica Caponeri, Responsabile Gestione Documentale e Conservazione presso ARPA Toscana, presenta alcuni dei progetti più rilevanti in ambito di dematerializzazione dei flussi documentali attivati in ARPAT  grazie, appunto, all'utilizzo di soluzioni come firme digitali, firme digitali remote e PEC e allo studio di precisi processi aziendali che sono stati ottimizzati attraverso tali funzioni e applicativi. Di conseguenza, i risultati della digitalizzazione sono evidenti, in termini di risparmio di efficienza, tempo, costi e rispetto dell'ambiente.


 
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