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Se non ha il bollino verde non è vera fibra

04/01/2022
Se non ha il bollino verde non è vera fibra
PMIPrivatiProfessionisti
Se non ha il bollino verde, non è vera fibra. Sebbene le cose da sapere sulle differenti soluzioni tecnologiche disponibili siano molte, al consumatore finale è sufficiente questa elementare indicazione iconica con cui l'AGCOM ha voluto fare chiarezza una volta per tutte e sgombrare il mercato da operazioni di marketing che avrebbero potuto generare confusione.

La fibra è una cosa seria, insomma, e quando un utente acquista un servizio di connettività in fibra ha il dovere di verificare che il bollino sia corretto: se non si tratta di bollino verde, allora significa che si sta andando incontro ad un compromesso e che le performance che se ne otterranno non sono quelle della vera fibra.

Per maggiore chiarezza: la Fibra di Aruba è etichettata con bollino verde dal semaforo AGCOM: nelle spiegazioni seguenti sarà chiaro perché ciò rappresenti il massimo valore possibile per la comprensione delle performance raggiungibili.

Bollino verde, bollino giallo, bollino rosso

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Bollino verde (e lettera “F”) significa che si è di fronte ad una connessione FTTH (Fiber to the Home), ossia una linea in fibra fino all'abitazione. Nessun compromesso, nessuna interruzione, nessuna tecnologia alternativa e complementare: solo ed unicamente fibra, per servire le massime performance possibili.

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Bollino giallo (e lettera “FR”) significa che si è di fronte ad una duplice possibilità: una connessione mista Fibra-Rame o una connessione mista Fibra-Radio. La differenza sta nel cosiddetto “ultimo miglio”, ossia il tipo di tecnologia utilizzata nell’ultima tratta verso l’abitazione. Quando questo completamento non è in fibra, infatti, viene a crearsi un inevitabile collo di bottiglia che rallenta le performance sulla base delle limitazioni tecniche tanto del doppino in rame, quanto dell’FWA. In prospettiva quest’ultima tratta potrà essere implementata in 5G, riducendo così l’impatto di un ultimo miglio senza fibra, ma ad oggi i compromessi sono al ribasso in termini di performance e ciò fa meritare a questa configurazione un bollino giallo.

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Bollino rosso (e lettera “R”) significa l’uso di Rame o Radio, due tecnologie scevre completamente di Fibra e dunque impossibilitate a fornire performance all’altezza. Fanno parte di questa categoria le vecchie e diffusissime ADSL, vero e proprio pantano in cui si è arenata la connettività italiana per troppi anni.

ADSL, FTTC/FWA, FTTH

Distinguere tra le diverse tipologie di connessione (partendo chiaramente dall’intuitività dei bollini colorati voluti dall’AGCOM) significa comprendere il significato delle varie sigle proposte dagli operatori e, di conseguenza, le performance realmente raggiungibili.

L’obiettivo dell’Italia è quello di allontanarsi dal bollino rosso dell’ADSL, che in condizioni ottimali può arrivare a 20Mbps (e la semplice distanza dalla centrale di derivazione deprime progressivamente le performance in modo irrimediabile).

L’approdo all’FTTH ed al bollino verde è chiaramente la massima ambizione, ed a questo si sta lavorando con il Piano Italia a 1 Giga. Proprio quota 1 Gbps è infatti l’orizzonte ideale a cui la tecnologia può oggi portare la connettività nelle case e nelle aziende. FTTH significa istantaneità, streaming, latenza annullata, qualità ai massimi livelli.

Le soluzioni che aprono al bollino giallo (FTTC o FWA, ossia Fiber to the Cabinet e Fixed Wireless Access) sono compromessi che risolvono i guai dell’ultimo miglio cercando di arrivare rapidamente ad una soluzione accettabile di velocità e performance. In questi casi la velocità raggiungibile è nell’ordine dei 100/300Mbps, decisamente al di sotto rispetto a quel che la fibra potrebbe offrire. In tal senso l’opinione dell’Autorità antitrust è stata però chiara: attenzione alle soluzioni che non aprono ad un reale salto di qualità, poiché potrebbero diventare il collo di bottiglia di domani. Sia le politiche di investimento che le scelte dei cittadini siano quindi orientate in questa direzione, poiché è solo nella vera connessione in pura fibra “FTTH” che è possibile attingere alla banda Ultralarga.

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Figura 1 FTTH e TFFC (Fonte: Open Fiber)

Solo il bollino verde è vera fibra

Gran parte dell’Italia è in bollino rosso, ma c’è una fascia di bollini gialli che sta tentando di mettere un piede nel futuro. E poi c’è Open Fiber, l’operatore che ha portato il bollino verde in più di 2500 comuni e che sta lavorando per aumentare ulteriormente la copertura del Paese con una linea FTTH. Fibra al 100%, per innervare l’Italia intera con una rete ad alte performance ed in grado di connettere davvero la provincia con il mondo e viceversa. Con Open Fiber (sulle cui infrastrutture è veicolato il servizio della Fibra di Aruba) non c’è compromesso alcuno: la velocità è quella massima garantita da una connessione al 100% in fibra, proiettata al raggiungimento di quel “1 Gbps” che per molti rimane ad oggi ancora un apparente miraggio.

L’AGCOM non ha messo in piedi soltanto il cosiddetto “semaforo”, utile a comprendere con un semplice colpo d’occhio il tipo di connessione che si sta scrutinando, ma ha anche dettato chiare regole per i lavori di infrastrutturazione presso condomini, cortili e aree comuni. L’obiettivo era quello di creare standard operativi che potessero velocizzare il cablaggio in queste situazioni, favorendo le autorizzazioni necessarie e la valutazione degli oneri correlati. Nessun ostacolo deve infatti più frapporsi tra le ambizioni del Paese e la messa a terra delle dorsali e dei terminali: la fibra sta per arrivare ovunque ed i piani di investimento, nutriti dal fondamentale aiuto del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza per la costruzione della Gigabit Society, ne saranno volàno fondamentale.


 
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