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Chi sono gli appartenenti alla Generazione Alpha e come farli diventare consumatori del tuo sito

16/05/2024
Chi sono gli appartenenti alla Generazione Alpha
PMIPrivatiProfessionisti
Sono i figli dei Millennial e i nipoti dei Boomer. Sono nati dopo il 2010 e fanno parte della prima generazione nata e cresciuta in un contesto totalmente digitale, dove la tecnologia non è percepita come uno strumento abilitante, ma è, piuttosto, un aspetto integrante dell’esistenza.

Stiamo parlando della cosiddetta Generazione Alpha, secondo la tradizionale classificazione a fini sociali, scientifici o di marketing, quella che comprende i nativi digitali nel senso più proprio della locuzione, capaci di gestire più stimoli multimediali contemporanei e di padroneggiare tecnologie, come l’intelligenza artificiale [link all’articolo prodotto e non ancora online] o la realtà virtuale e aumentata, che le generazioni precedenti consideravano di frontiera.

Entro il 2025, la Generazione Alpha conterà oltre 2,5 miliardi di appartenenti in tutto il mondo.

Alpha: una Generazione tutta da scoprire

Nel tentare di decifrare questa nuova generazione, è innegabile rendersi conto che siamo in presenza di giovanissimi individui che hanno cominciato a utilizzare smartphone e tablet ancora prima dei 5 anni e che, in molti casi, possiedono già un dispositivo. Secondo le ultime statistiche, l’utilizzo dei device riguarda soprattutto il gaming e la visione di video, e la fruizione dei social network che, nella fascia di età più alta, comincia a essere massiva.

Com’è ovvio che sia, oggi, il mondo del marketing e delle vendite si sta concentrando soprattutto sulle generazioni precedenti, principalmente la cosiddetta Z, quella che, cioè, comprende i nati tra il 1997 e il 2009, ma i più lungimiranti già guardano ai comportamenti degli Alpha, al modo in cui crescono e alle tendenze che cominciano a creare. Studiare, fin da ora, questa fascia di mercato, comprendendo le esigenze e intercettandone i gusti, può rappresentare un decisivo vantaggio competitivo nei confronti dei competitor.

Il ruolo-chiave nelle decisioni di acquisto

Uno dei primi aspetti da tenere in considerazione è che, nonostante la giovanissima età, gli appartenenti alla Gen Alpha sono in grado di riconoscere molto presto i brand e la loro identità. Di conseguenza, risultano essere molto rilevanti nell’influenzare e guidare le decisioni di acquisto dei loro genitori. Potrà sembrare strano ma, secondo le statistiche più recenti, l'86% dei Millennial afferma la grande incisività dei loro figli i quali, a loro volta, subiscono i condizionamenti dei loro coetanei (28%), per il 25% di blogger e influencer e, per la quota restante, dei familiari.

Va da sé, quindi, che le aziende non possono esimersi dallo sviluppare prodotti in grado di soddisfare le esigenze di genitori e bambini, e promuoverli sempre di più online, soprattutto attraverso strategie ad hoc di influencer marketing che coinvolgano testimonial, ambassador e blogger. Senza contare che gli Alpha aspirano a diventare content creator, e alcuni di loro sono già micro e nano influencer.

Alla luce di tutte queste considerazioni, che cosa c’è, in concreto, nelle mani degli esperti di marketing che possa spingere i membri della Generazione Alpha a diventare fruitori del proprio sito e/o consumatori del proprio prodotto?

La necessità di seguire un nuovo paradigma

In questo senso, sarà importante cambiare totalmente la prospettiva strategica, poiché rifarsi ai metodi tradizionali potrebbe essere inutile, se non, addirittura, controproducente.

Secondo gli esperti, i brand dovranno apprendere e iniziare a parlare la lingua della Generazione Alpha, consapevoli che si tratta di una audience da cui non ci si può aspettare una reazione posticipata alla visione di una pubblicità o alla recensione di un prodotto, quanto piuttosto di individui che ricercano informazioni quando ne hanno bisogno, e che quindi occorrerà adottare un approccio molto reattivo poiché per i suoi appartenenti, se non si è percepiti come utili, è come non esistere.

Proprio per queste ragioni, le aziende dovranno progressivamente costruire relazioni di tipo emozionale con i membri acquisiti e potenziali dei loro canali digitali.

Come muoversi in concreto

In questo nuovo paradigma non potranno essere trascurati fattori quali la soglia di attenzione del target che, nella fattispecie, è bassissima, così come va tenuto conto che la loro ricettività è altissima, pur senza essere accompagnata da alti livelli di concentrazione.

Un altro importantissimo elemento di forza in una strategia rivolta ai Gen Alpha che possa dirsi ben fatta poggia su due fattori: il coinvolgimento in prima persona, e la personalizzazione, creando (o stimolando) la creazione di contenuti e offerte rivolti allo specifico target, sfruttando soprattutto le potenzialità delle risorse multimediali.

Anche l’UI , l’interfaccia utente, cioè l’aspetto del sito (o dell’app), ovviamente, occupa la sua buona fetta di importanza e, in questo senso, un prodotto digitale costruito sulla base di una struttura visuale semplice, vivace e divertente, dove i testi sono brevi e concisi, avrà la sua buona efficacia.

Un analogo filo rosso dovrà essere presente anche nella customer journey: già nelle fasi preliminari della progettazione della UX, cioè tutto ciò che è incluso nell’esperienza dell’utente, dovrà esserci una forte presenza di elementi che spingano alla gamification e all’interazione, certi che tutto ciò avrà sicuramente un impatto migliore nel convertire lo spettatore Alpha in un consumatore.


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