Magazine

Le migliori piattaforme per blog nel 2023

19/06/2023
Piattaforme per Blog
PMIPrivatiProfessionisti
Da quando, il 18 luglio del 1997, il fenomeno blog (crasi di weblog, diario sul web) ha fatto la sua comparsa ufficiale nell’era digitale, tra le tante cose che sono cambiate e hanno conosciuto una grande evoluzione, c’è un aspetto rimasto invariato che riguarda la semplicità e la rapidità con le quali è possibile diventare un blogger.

Nel tempo, queste risorse del web sono diventate sempre più evolute, soprattutto dal momento in cui anche le aziende si sono accorte di come la loro notevole portata comunicativa, sia nei confronti degli utenti che dei motori di ricerca, potesse rappresentare un’opportunità per aumentare rilevanza e visibilità del loro business.

Oggi, i blog attivi sfiorano quota 500 milioni, con oltre 20 miliardi di pagine visualizzate ogni mese.

A evolvere è stato anche tutto ciò che ha a che fare con la loro realizzazione pratica, che oggi possiamo suddividere in due grandi macroaree: in hosting e self hosted.

La prima, la più diffusa, è quella che chiama in causa le piattaforme cosiddette in hosting, o anche di site building, le quali forniscono - anche a chi è totalmente a digiuno di competenze informatiche - la possibilità di creare un blog in totale autonomia, senza costi, oppure appoggiandosi agli Internet Service Provider (ISP) che includono i servizi di questo tipo nel loro ventaglio di offerta.

L’altro fronte è quello rappresentato dalle soluzioni self hosted, che si basano su applicazioni più articolate, versatili e potenti, nonché, di conseguenza, più complesse da gestire.

In entrambi i casi, siamo in un contesto di costante evoluzione, con numerosi player già affermati e tanti altri emergenti. Vediamo quali sono i principali.

Le migliori piattaforme “in hosting”

Lo strumento ancora oggi più diffuso per creare un blog è WordPress, il CMS (Content Management System) con il quale è stata creata la gran parte dei siti presenti oggi online.
 
Offre molte funzionalità, temi personalizzabili, plugin e una grande comunità di supporto.
 
È disponibile in versione gratuita che, tuttavia, è piuttosto limitata. Il meglio, invece, è rappresentato da un pacchetto gestito: i principali ISP li offrono con varie tipologie di offerte a valore aggiunto.
 
Rappresenta lo stato dell’arte tra le piattaforme commerciali in hosting: SuperSite è un editor dalle funzionalità avanzate disponibile in due versioni, Easy e Professional, in grado, quindi, di soddisfare un ventaglio di esigenze molto ampio.

Esempio di Blog di Cucina con SuperSite
Esempio di Blog di Cucina con SuperSite

La piattaforma è di facile gestione e, grazie anche alla guida disponibile online, è possibile entrare nel dettaglio di tutte le sue funzionalità in tutte le fasi di costruzione del blog.
 
Un’altra valida alternativa è quella rappresentata da Blogger, la piattaforma di blogging che porta la firma di Google che, seppure non possa essere considerata allo stesso livello di WordPress, è semplice, intuitiva e ha un buon numero di funzionalità. Dalla sua, inoltre, c’è anche il supporto nativo della monetizzazione dei contenuti con AdSense.

Un’ulteriore opzione è quella rappresentata da Wix: la sua principale caratteristica è data dalla possibilità di creare un blog sfruttando anche la modalità drag&drop, cioè con la successione di azioni che sfruttano il clic e il trascinamento degli elementi che si desidera inserire nel proprio sito

Tra le piattaforme più recenti non possiamo non citare Medium, una piattaforma specifica per il blogging creata da uno dei co-funder di Twitter, che propone la scelta tra interfacce grafiche minimali ed è focalizzata in maniera molto specifica sul contenuto testuale.
 
Tra le funzionalità di Squarespace, la suite all-in-one per la creazione di siti web ci sono anche i blog. Come per tutte le altre soluzioni più popolari, anch’essa offre la possibilità di scegliere tra vari template e di poterli personalizzare in base alle proprie esigenze.
 
Oltre a essere una online suite per la gestione del marketing digitale, HubSpot offre anche strumenti per la creazione di blog che includono, tra le altre cose, anche una serie di funzionalità che rendono più rapida e semplice l’integrazione dei contenuti prodotti con altri canali, social media in primis.

Le migliori piattaforme self hosted

Sebbene, al giorno d’oggi, le principali piattaforme di blog creation offrano strumenti che consentono alti livelli di articolazione e di personalizzazione, non sempre questo è sufficiente. Per chi avesse la necessità di avere il controllo totale dell’aspetto e delle feature del blog mediante la possibilità di intervenire direttamente nel suo codice, esistono applicazioni specifiche che vale la pena di conoscere. In questo caso, un disclaimer è necessario: tutte richiedono di caricare i contenuti su un server, di proprietà (o in hosting), ed elevate competenze a livello di programmazione. Vediamone alcune.

Partiamo da WordPress, e dalla sua variante .org. Si tratta di un software open source, che dev’essere scaricato e può essere modificato a proprio piacimento. È gratuito, ma è necessario avere un proprio server o aprire un account con un host di siti web per trasferire i file del blog creati in locale, e acquistare un dominio da collegare da un registrar di domini.
 
Le principali differenze tra i due, come abbiamo anticipato, riguardano, soprattutto la personalizzazione: con WordPress.com è possibile utilizzare solo i temi e i plugin disponibili sulla piattaforma mentre la sua variante .org consente una customizzazione completa e si può utilizzare qualsiasi risorsa aggiuntiva che si desidera. Inoltre, se con la versione in hosting tutti gli aggiornamenti e la manutenzione sono gestiti dalla piattaforma, nell’omologo self hosted, questa responsabilità ricade sull'utente.
 
Come Wordpress.org, anche Joomla e Drupal sono CMS (Content Management System), cioè sistemi di gestione dei contenuti, di tipo open source. Più che veri e propri prodotti vanno considerati come progetti collaborativi. Sono entrambi altamente flessibili, modificabili e modulari, e le loro funzionalità possono essere estese aggiungendo componenti, moduli e plug-in sviluppati da terze parti.
 
Del tutto simili quelli appena visti, ma molto meno noti - sebbene nel corso del 2023 la loro popolarità potrebbe crescere in maniera notevole - sono Grav e Typecho. Il primo utilizza una sintassi basata sul linguaggio Markdown, che permette di scrivere i contenuti utilizzando file di testo di facile lettura e scrittura e lo rende una soluzione ideale per i blogger che vogliono avere un controllo completo sui contenuti del loro sito.
 
Typecho ha dalla sua la semplicità di installazione e di gestione, che si combina con la stabilità e la rapidità tipica delle piattaforme open source scritte con il linguaggio PHP e progettate per lavorare con il database MySQL e il web sever Apache.
 
Infine, Ghost, piattaforma di blogging open source che si concentra sulla scrittura e sulla creazione di contenuti, sullo sfondo di un look&feel minimale.


Newsletterbox