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Cassetto digitale dell'imprenditore: cos'è, a cosa serve e come attivarlo

26/10/2022
Cassetto digitale dell'imprenditore: cos e e a cosa serve e come attivarlo
EnterprisePMIPubblica Amministrazione
Il Cassetto digitale dell’imprenditore è il servizio offerto dalle Camere di Commercio a 10 milioni di cittadini imprenditori per accedere - gratuitamente attraverso il portale impresa.italia.it - a visure, bilanci, fascicolo d’impresa e altri documenti ufficiali depositati presso il Registro delle imprese che può essere definito come l'anagrafe delle imprese.
Già, perché al suo intento ci si trova dati (costituzione, modifica, cessazione) di tutte le imprese con qualsiasi forma giuridica e settore di attività economica, con sede o unità locali (leggi uffici, stabilimenti, magazzini etc.) sul territorio nazionale, nonché gli altri soggetti previsti dalla legge.
Tornando al cassetto digitale, il servizio permette di controllare anche lo stato delle pratiche presentate a 3.500 Sportelli Unici delle attività produttive (Suap), e di entrare in contatto con le startup e le PMI innovative italiane.
Si accede in modo facile, sicuro e veloce da qualsiasi dispositivo: Pc, smartphone e tablet.

Perché è nato il cassetto digitale dell’imprenditore?

L’obiettivo che ha portato alla sua creazione è stato quello di offrire agli imprenditori una soluzione pensata per snellire la burocrazia e facilitare la loro quotidianità, considerando che, per un’azienda, il peso della attività burocratiche può comportare un dispendio di tempo anche molto consistente e oneroso per il legale rappresentante, i suoi soci e i dipartimenti amministrativi dell’impresa.
I servizi erogati dal Cassetto digitale sono allineati con i principi espressi dall’Agenda digitale europea e italiana, e abbracciano le tematiche della dematerializzazione documentale, costituendo uno strumento di semplificazione e automatizzazione delle procedure.

Chi può accedere

Possono usufruire del servizio il legale rappresentante dell’azienda oppure un socio o amministratore.
A seconda della propria funzione in azienda, le tipologie di documenti che si potranno consultare, sono diversi.
Il legale rappresentante può prendere visione di:
  • Visura della propria azienda (anche in inglese)
  • Atti della propria azienda
  • Bilanci della propria azienda
  • Fascicolo d’impresa con tutti i documenti che contiene
  • Stato di avanzamento delle pratiche presentate al Registro delle imprese
  • Stato delle pratiche presentate ai Suap
  • Documenti relativi alle fatture elettroniche emesse dall’azienda verso privati o Pubbliche Amministrazioni
  • Riepilogo dei pagamenti effettuati ogni anno
  • Informazioni relative a PMI innovative e startup.
Il socio o amministratore dell’azienda può avere accesso a:
  • Informazioni sintetiche anagrafiche sull’azienda
  • Composizione del fascicolo d’impresa
  • Stato delle pratiche presentate al Registro delle imprese
  • Stato delle pratiche presentate al Suap
  • Informazioni sulle PMI innovative e le startup.

Come si attiva e come si accede

Per accedere al Cassetto digitale dell’imprenditore non è richiesta alcuna registrazione: è sufficiente andare sul sito impresa.Italia.it e inserire il proprio SPID o la propria Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Il sistema riconoscerà in automatico l’utente con la sua qualifica aziendale.
Per chi volesse comprendere il funzionamento del servizio prima di accedervi, è disponibile una demo che non richiede chiavi di accesso e che ne illustra le caratteristiche ed è accessibile direttamente dalla home page, cliccando sull’apposito link.

Che cos’è lo SPID

Acronimo di Sistema Pubblico d’Identità Digitale, SPID è la chiave di accesso semplice, veloce e sicura ai servizi digitali delle amministrazioni locali e centrali.
In un’unica credenziale (username e password) rappresenta l’identità digitale e personale di ogni cittadino, con cui è riconosciuto dalla Pubblica Amministrazione per utilizzare in maniera personalizzata e sicura i servizi digitali.
SPID consente anche l’accesso ai servizi pubblici degli stati membri dell’Unione Europea e di imprese o commercianti che l’hanno scelto come strumento di identificazione.
Per attivare il servizio occorre aver raggiunto la maggiore età e avere a disposizione un documento italiano in corso di validità, la tessera sanitaria (o tesserino codice fiscale, o il certificato di attribuzione di uno dei due), una e-mail e un numero di cellulare.
Dopodiché, per procedere all’attivazione, occorrerà individuare uno tra i gestori di identità abilitati (Identity Provider) e registrarsi sul sito del gestore prescelto, per poi effettuare i seguenti passaggi:
  • inserimento dei dati anagrafici;
  • creazione delle credenziali SPID;
  • effettuazione del riconoscimento, scegliendo tra le modalità gratuite o a pagamento offerte dai gestori di identità, da conoscere prima di procedere all’attivazione.

In alternativa è possibile recarsi presso una delle Pubbliche Amministrazioni che possono svolgere gratuitamente le procedure per identificarsi e consentire il rilascio successivo di SPID.

Che cos’è la Carta Nazionale dei Servizi (CNS)

Si tratta di un dispositivo (Smart Card o chiavetta USB) che contiene un certificato digitale di autenticazione personale e che può anche contenere la firma digitale del titolare.

È uno strumento informatico con elevato livello di sicurezza che consente l'identificazione certa e a valore legale dell'utente in rete e permette di consultare i dati personali resi disponibili dalle Pubbliche Amministrazioni direttamente su sito web. Può essere richiesta a queste ultime o alle Camere di Commercio presentandosi di persona o tramite web, muniti di un documento di riconoscimento valido. Successivamente alla richiesta, saranno avviate le pratiche di emissione e consegna del certificato/kit di firma.

Affinché la richiesta vada a buon fine, è necessario essere in possesso di un indirizzo e-mail valido, il quale dovrà essere comunicato in fase di rilascio certificato/kit di firma.

Come ottenere una visura camerale gratis

Se un’azienda è regolarmente iscritta alla Camera di Commercio è possibile richiedere una visura camerale gratuitamente, dal rappresentante legale o dal titolare dell’impresa, presso gli sportelli della Camera di Commercio, tramite il proprio commercialista di fiducia o altro professionista qualificato, oppure online, semplicemente accedendo al portale Impresa Italia.

Una volta eseguito l’accesso al portale, tramite SPID o CNS sarà possibile ottenere non solo la visura ordinaria, ma anche quella storica e completa

L’assistenza al Cassetto digitale

In caso di difficoltà nell’accesso e nell’utilizzo del servizio, le Camere di Commercio hanno messo a disposizione un numero del contact center appositamente riservato a risolvere le problematiche.

Il numero è raggiungibile allo 0664892323 ed è disponibile dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18.

Inoltre, sul sito impresa.Italia.it è disponibile la sezione contatti nella quale, cliccando sul menu si apre una schermata in cui sono richiesti alcuni dati da compilare per inviare una segnalazione o una richiesta di aiuto.

Un po’ di cifre

Incrociando i dati dei report più recenti che hanno fotografato l’utilizzo del Cassetto digitale, il 51 per cento delle imprese aderenti ha la forma giuridica delle società di capitali (in larga prevalenza società a responsabilità limitata), mentre il 27 per cento è costituito da imprese individuali.

Nel tempo, il numero di adesioni è cresciuto in modo costante, arrivando al raddoppio rispetto al primo anno, con un picco rilevante per via dell’esplodere dell’emergenza sanitaria che ha anche registrato il quadruplicarsi della frequenza media sia degli accessi che della quantità di documenti scaricati quotidianamente.

Sotto il profilo territoriale, Milano (75 mila), Roma (68 mila) e Napoli (33 mila) sono le province che hanno il maggior numero di cassetti digitali attivati.
Tuttavia, se si considera il dato quantitativo in relazione al numero delle imprese presenti sul territorio, sono le province di Calabria e Puglia quelle che hanno un tasso di utilizzo maggiore, superiore, in entrambi i casi, al 30 per cento.


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